Fritz e i problemi fisici fermano Nadal: primo titolo “1000” per l’americano
A poche ore dall’inizio della sua prima finale in un evento Masters 1000, Taylor Fritz ha lasciato la sessione di allenamento dopo circa cinque minuti. I problemi alla caviglia, accusati durante la semifinale con Andrey Rublev, hanno messo a serio rischio la sua presenza nell’ultimo atto del torneo di casa. Come la più bella delle storie, però, Fritz è sceso in campo e ha coronato il suo grande sogno.
Ad essere condizionato dagli infortuni, invece, è stato uno sfortunato Rafael Nadal. Il maiorchino aveva avvertito un fastidio ai pettorali nel terzo set della super sfida con Carlos Alcaraz. Nonostante l’incredibile vittoria in semifinale, l’infortunio si è rivelato più serio del previsto. La striscia di vittorie di Nadal si è quindi interrotta a quota 20. Fritz, da parte sua, è diventato l’americano più giovane a vincere il torneo di Indian Wells da Michael Chang nel 1996 e ha riportato il titolo negli Stati Uniti dopo 21 anni.
Che Nadal non fosse nelle sue migliori condizioni, lo si è capito sin dalle prime battute del match. Il 21 volte campione Slam ha perso quattro game consecutivi in apertura compiendo un numero spropositato di errori gratuiti e permettendo a Fritz di fare il brutto e il cattivo tempo. La reazione d’orgoglio è arrivata sul 2-5, quando l’americano ha tirato un brutto slice sulla palla break. Nadal ha però ceduto al dolore e consegnato il set al suo rivale nel game successivo.
Lo spagnolo è stato costretto a richiedere il medical time out e ascoltare il parere del fisioterapista, prima di tornare in campo per il secondo parziale. Nella seconda frazione di gioco, come solo i veri guerrieri sanno fare, Nadal è riuscito ad alzare il livello e ha strappato la battuta a Fritz nel terzo game, salvo poi restituire il favore in maniera immediata.
Nel momento più importante, nello specifico sul 5-4, lo spagnolo ha sbagliato un clamoroso smash e conferito la giusta fiducia all’avversario. Fritz non si è lasciato sfuggire la seconda occasione della vita e ha chiuso i conti con un fantastico dritto lungo linea.
“Sarà dura non piangere in ogni singola intervista. Ho realizzato il mio sogno da bambino. Non pensavo potesse trasformarsi in realtà, ancora non ci credo” , ha detto Fritz al termine della finale. “Caviglia? Non posso nemmeno cercare di descrivere quello che ho avuto. Non ho mai provato un dolore così forte prima di una partita. Ho iniziato a urlare durante l’allenamento. Credevo di non poter scendere in campo, ma abbiamo lavorato e ho capito di poter giocare a pochi minuti dalla finale. Non potrei essere più felice” .
Iga Swiatek vince una brutta partita e raggiunge il nuovo best ranking
La finale del torneo femminile tra Iga Swiatek e Maria Sakkari non ha regalato grandi emozioni. Entrambe le giocatrici non hanno espresso il loro reale valore e non hanno mostrato al pubblico un vero spettacolo. A imporsi in una giornata difficile e condizionata dalla tensione, è stata Iga Swiatek.
La tennista polacca si è aggiudicata il festival dei break sfruttando il comodo rovescio spedito sotto rete dalla sua avversaria sul terzo set point a disposizione. La Swiatek ha poi parzialmente ritrovato la strada e visto la luce; mentre la greca ha continuato a sbagliare sia con il dritto che con il rovescio.
La Sakkari ha raccolto un solo game nel secondo set. Per la Swiatek si tratta del terzo successo “1000” in carriera e del quinto titolo nel circuito WTA. Un successo che le permetterà di migliorare il suo best ranking e salire alla seconda posizione.
“È stato pazzesco. Avevo giocato bene negli ultimi tornei e non pensavo di ripetermi questa settimana. Faccio i miei complimenti a Maria. È sempre una grande battaglia contro di te. La nostra rivalità è iniziata da poco e sarà sempre più elettrizzante affrontarti” , ha spiegato la Swiatek durante la premiazione. “Le condizioni di gioco non erano facili da gestire. Voglio ringraziare tutte le persone che hanno organizzato il torneo e reso questo possibile. Rendete questo evento speciale e non vedo l’ora di tornare. Ringrazio il mio team, fate sempre un fantastico lavoro. Siete riusciti a calmarmi” .