Australian Open aperto solo ai vaccinati: ci sarà Novak Djokovic?
.
Il 2021 tennistico è terminato con la vittoria di Alexander Zverev alle ATP Finals di Torino e della Russia di Daniil Medvedev in Coppa Davis. La nuova stagione, però, è ormai alle porte. L’ATP Cup aprirà il 2022 e vedrà i migliori giocatori del mondo rappresentare il proprio Paese nella competizione a squadre ideata dall’Association of Tennis Professionals a partire dal primo gennaio. L’Italia, sorteggiata nel Gruppo B insieme a Russia, Austria e Australia, potrà contare su Matteo Berrettini e Jannik Sinner per raggiungere un importante obiettivo e puntare al titolo.
.
Nel corso della stessa settimana, si giocheranno anche i tornei ATP 250 di Adelaide e Melbourne. Proprio a Melbourne farà il suo ritorno nel Tour Rafael Nadal, fermo ai box a causa di un infortunio al piede sinistro dalla partita persa contro Lloyd Harris a Washington lo scorso 6 agosto. Dal 10 al 15 gennaio, invece, andranno in scena gli eventi di Adelaide 2 e Sydney.
.
Il grande appuntamento è fissato per il 17 gennaio, quando partirà la 110ª edizione degli Australian Open, primo puntamento Slam dell’anno. Sono tanti i rumors che stanno alimentando il dibattito intorno al prestigioso torneo. Tutti i giocatori e tutte le giocatrici che si esibiranno in Australia dovranno infatti essere vaccinati contro il Covid-19. Melbourne, in particolare, ha registrato un significativo aumento dei casi e il governo del Victoria ha imposto l’obbligo vaccinale per milioni di lavoratori, tra cui figurano anche gli atleti professionisti.
.
La prima grande defezione toccherà direttamente il torneo di doppio, perché il cinque volte campione Slam Pierre-Hugues Herbert ha deciso di non vaccinarsi e, quindi, di non prendere parte alla manifestazione sportiva. “Non sono vaccinato, perciò il viaggio in Australia non sarebbe possibile per me. Dunque faccio quello che posso. Considerando la mia classifica in singolare, potrebbe essere una scelta migliore giocare tornei più piccoli, in Europa. La mia classifica è bassa, sono numero 110 a oggi. Certamente però il fatto che non potrei andarci senza il vaccino ha complicato le cose. Ed è un discorso che non riguarda solo l’Australia, ma anche gli Stati Uniti, l’Austria… è un argomento complesso e per questo è una scelta personale quella di non fare il vaccino” , ha spiegato il francese al quotidiano ” L’Alsace” . Se Herbert ha confermato la sua scelta, Stefanos Tsitsipas ha decisamente cambiato idea e spento le voci che avevano accompagnato la sua parte finale di stagione, come testimoniano le parole pronunciate al canale televisivo ANT1 “Quest’anno sarò vaccinato. Lo faccio per avere una vita normale. Questo problema dà fastidio a tutti, ma dobbiamo aiutarci a vicenda. Non promuovo la vaccinazione, ma non sono contro la vaccinazione. Sostengo chiunque voglia farlo. Non sono un medico, sono un atleta e la mia prospettiva potrebbe non essere delle migliori quando si tratta di medicina” . Il vero punto interrogativo riguarda Novak Djokovic, che ha preferito chiudere tutti i discorsi e non parlare della sua situazione medica pubblicamente.
.
Attesa per la decisione di Djokovic
Nessuno ha vinto più di Djokovic a Melbourne( nove volte, ndr) , nessuno ha mai espresso un tale livello di gioco sulla meravigliosa cornice della Rod Laver Arena. Non si hanno ancora notizie certe e solo il tempo fornirà le risposte necessarie, ma alcuni importanti indizi arrivano dalle entry list rese note dagli organizzatori dei due tornei a cui, almeno sulla carta, dovrebbe participare il campione serbo: Djokovic risulta infatti iscritto sia all’ATP Cup che all’Australian Open. Molti quotidiani locali hanno dato per certa la presenza del belgradese; Craig Tiley, direttore degli Australian Open, ha dovuto chiarire la questione e specificare che “Djokovic figura nell’entry list, ma non significa che ci sarà. Nessuno può giocare il torneo se non vaccinato con uno dei vaccini riconosciuti dalle autorità australiane. Scopriremo tra diverse settimane la sua scelta” . Solo Djokovic potrà quindi sciogliere i dubbi e porre fine a questa enorme discussione.
