<strong>Fabio Fognini è diventato l’italiano che ha vinto più partite nel circuito maggiore lo scorso marzo. L’azzurro ha vissuto un complicato inizio di stagione ed è stato eliminato agli Australian Open al primo turno subendo una pesante sconfitta ai danni di Thanasi Kokkinakis. I problemi al piede e alla mano hanno condizionato la sua spedizione a Melbourne, non il suo desiderio di tornare a vincere nel Tour ATP. Fognini ha infatti espresso un desiderio e lanciato un forte messaggio: “Vorrei vincere un altro titolo prima di salutare il circuito” .
Fognini: “Vorrei vincere un altro titolo”
Fabio Fognini non ha intenzione di mollare la presa così facilmente. Il tennista italiano ha dovuto fare i conti con i soliti problemi al piede in Australia e non è riuscito a esprimere il suo miglior livello nel primo Slam del 2023. La prestazione contro Kokkinakis ha fatto molto discutere e, prima che intervenisse il diretto interessato, alcuni giornalisti australiani avevano addirittura utilizzato il termine “tanking” . Una pratica che consistente nel ridurre intenzionalmente al minimo l’impegno durante un incontro ufficiale e che l’ATP cerca sempre di combattere.
Le accuse si sono rivelate esagerate, perché il ligure si è sottoposto a diversi trattamenti medici una volta ritornato in Italia per recuperare una condizione fisica accettabile. Proprio a causa di questo nuovo stop forzato, Fognini non parteciperà al torneo ATP 250 di Cordoba e cercherà di competere a Buenos Aires. “La risonanza ha evidenziato una frattura intra-articolare della falange. Fino alla scorsa settimana ero col tutore e ho dovuto osservare sette giorni di completo riposo” , ha spiegato Fognini in un’intervista esclusiva rilasciata a Luca Fiorino per il Corriere dello Sport.
“L’idea è quella di rientrare a Buenos Aires, un appuntamento a cui tengo molto. In Argentina mi sono sempre sentito amato. Tuttavia non voglio rischiare. Rimpianti? Non essere riuscito a sfruttare appieno il mio potenziale fisico. Me ne sono reso conto un po’ troppo tardi. Prima di salutare desidererei vincere un altro torneo per arrivare in doppia cifra. Non mi interessa tanto né la città né il tipo di torneo, se un 250 o un 500, ma dimostrare a me stesso di essere ancora un giocatore competitivo” .
Fognini: “Djokovic è il più forte tra i Big 3”
Novak Djokovic ha vinto il suo 22esimo Slam – il decimo agli Australian Open – battendo in finale in tre set il giovane rivale Stefanos Tsitsipas. Il serbo ha gestito alla perfezione i problemi alla gamba sinistra, battuto tutti i suoi avversari e riconquistato la vetta del ranking ATP. Il belgradese ha dimostrato di possedere una forza mentale fuori dal comune e si è lasciato andare a un pianto liberatorio alla fine del torneo, quando ha abbracciato con affetto la mamma e il fratello.
Fognini, grande amico di Djokovic, ha riconosciuto la grandezza del campione serbo e ammesso: “È difficile trovargli un aggettivo adatto. Lo scorso anno non ha giocato due Slam e quattro Masters 1000, eppure si è qualificato lo stesso alle ATP Finals. Dopo tutto quello che è accaduto lo scorso anno a Melbourne, Nole è tornato e ha lasciato il segno” .
“Lui, Roger Federer e Rafael Nadal hanno monopolizzato il circuito e scritto la storia di questo sport. Nole è il più forte e i numeri lo testimoniano, ma è anche il meno amato dei Big Three. Futuro del tennis? I Next Gen giocano tutti bene e mi sembra che alcuni di loro stiano già bussando alla porta. Ci sarà una maggiore alternanza e un’egemonia meno radicata dell’ultimo decennio. Quest’era però sarà difficilmente replicabile. Nel fiore dei miei anni, con tutto il rispetto, raggiungere la seconda settimana in uno Slam era quasi un’impresa. Non sarà semplice riproporre un livello medio così alto nel breve periodo” , ha concluso Fognini.
La mia intervista a @fabiofogna in edicola oggi sul @CorSport 👇 pic.twitter.com/hD1YHMMdZq
— Luca Fiorino (@FiorinoLuca) February 3, 2023
Photo Credit: Riccardo Lolli – Tennis Napoli Cup