Concetta Ferrigno e la poesia dei fiori di carta a San Gregorio Armeno
Concetta ha più di 80 anni, vive da sempre nella sua casa – bottega in una delle vie più antiche di Napoli, in cui storia e tradizione si uniscono: San Gregorio Armeno.
Perchè parliamo di lei? Titina, così la chiamano da sempre, non sente e non parla da quando era in fasce, ma è un’artista. In quella casa vi è nata, vi ha vissuto con i genitori e gli undici fratelli e vi lavora: fa fiori di carta un’arte di famiglia, tramandata negli anni dal nonno, al padre e a lei.
Muove velocemente le sue mani e crea con carta crespa, nylon e nastri. Nella sua bottegna, appena si entra, sembra che il tempo si fermi a quando suo padre venne a mancare; i fiori riempiono la stanza dando gioia e allegria, la stessa dei fiori che produce non per business ma per regalare sorrisi e amore agli altri, cosa le basta nonostante viva con la pensione sociale. Fra questi mille colori tante foto antiche: lei da giovane, la sua famiglia, la sorella defunta appesa al collo in una medaglietta. Le scende una lacrima perchè ha anche una bella storia d’amore, Titina: fra i tanti ammiratori da giovane scelse un solo uomo, che l’amò così tanto da andarsene via troppo presto lasciandola sola, senza figli ma con degli splendidi nipoti. Così probabilmente Titina, quando pensa a lui, crea i fiori più belli che ci siano, per donare amore e felicità.
E’ stata protagonista anche di una mostra fotografica di Ilaria Abbiento, nel foyer del Teatro Bellini, che la ritrasse nella sua bottega fra le sue meravigliose creazioni, creando un’atmosfera davvero magica.
Non fa pastori o presepi, non dipinge, ma è un’artista nello stesso modo.
Se vi dovesse capitare di essere lì, non fermatevi solo fra pastori, presepi, pulcinella e totò, c’è anche lei che vi aspetta a braccia aperte, con un bel fiore che in una triste giornata d’inverno potrebbe farvi tornare il sorriso!