Napoli, Giustizia per Mario Paciolla

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Napoli –  In prima linea, durante il flash mob “Donna Vita Libertà” promosso da Marisa Laurito a sostegno delle donne e del popolo iraniano, anche Anna Motta e Giuseppe Paciolla, i genitori di Mario Paciolla, il giornalista e cooperante napoletano trovato privo di vita il 15 Luglio 2020 nella sua abitazione a San Vicente del Caguàn, in Colombia.

La Procura di Roma ha chiesto al gip di archiviare il procedimento in quanto non vi sarebbe prova certa che si sia trattato di omicidio. L’ipotesi formulata è quella di suicidio. Paciolla si sarebbe tagliato i polsi e si sarebbe stretto intorno al collo un lenzuolo per impiccarsi.

I familiari di Paciolla si sono opposti all’accoglimento della richiesta. Mario Paciolla era intenzionato a ritornare in Italia e dopo alcune difficoltà per l’acquisto del biglietto aereo, la sera prima della sua morte aveva inviato alla madre diversi messaggi. Nell’ultimo messaggio, giunto alla madre alla 0.30 (ore italiane) Paciolla comunicava di essere finalmente in possesso di un biglietto aereo per rientrare in Italia. Il messaggio inviato poi dalla madre in risposta a quest’ultimo non è stato mai visionato da Paciolla, è rimasto senza spunte blu.

Una serie di elementi farebbero pensare che Paciolla, volontario di una ONG impegnata nella tutela dei diritti umani  e dal 2018 collaboratore dell’ONU, sia rimasto vittima di un omicidio.

Lo provano i risultati dell’autopsia svolta in Italia secondo la quale la quantità di sangue trovata in casa sarebbe incompatibile con le ferite ai polsi, così come la profondità del solco al collo sarebbe incompatibile con la stretta di un lenzuolo.

Anche la volontà espressa da Paciolla di ritornare in Italia lascia cadere l’ipotesi del suicidio. Che senso avrebbe riferire ai propri genitori un imminente ritorno a casa se si ha intenzione di suicidarsi subito dopo?

Inoltre, nei giorni precedenti Paciolla aveva comunicato ai propri familiari il timore che potesse accadergli qualcosa di grave. Si sentiva in pericolo. Era per questo motivo che aveva acquistato un biglietto aereo per rientrare in Italia. Temeva fortemente per la sua incolumità. Perchè? Cosa aveva scoperto?

Anche la scena del crimine è stata alterata (e non poco) rendendo difficili le operazioni di ricostruzione di quanto accaduto nell’appartamento di Paciolla. Perché? Perchè alcuni poliziotti colombiani intervenuti sul luogo consentirono ad alcuni membri della missione ONU di entrare in casa di Paciolla e prelevare alcuni dei suoi effetti personali?

Da anni i genitori di Mario Paciolla si battono per conoscere la verità ed ottenere giustizia, ma al momento, purtroppo, quella di Mario Paciolla resta una morte senza verità e senza giustizia.

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