Pazienza, lavoro e sacrificio. La futura speranza del tennis Federica Bilardo si racconta


Reduce dalla vittoria nell’ITF di Antalya, quali sono adesso i tuoi programmi futuri? A quali tornei hai intenzione di prendere parte nei prossimi mesi?
“Giocherò un altro torneo sempre ad Antalya, dopo starò qualche settimana ferma per la maturità e finita quella penso che giocherò dei 25000$”

Oltre alla tua vita da tennista, hai anche dovuto fronteggiare alla tua vita da studentessa, hai riscontrato difficoltà in questo tuo impegnativo percorso?
“Conciliare uno sport fatto a questi livelli con lo studio non è per niente facile e la scuola italiana non aiuta molto sotto questo punto di vista, proprio per questo dal secondo liceo ho dovuto cambiare scuola, passare dal pubblico al privato per potere partire ed allenarmi di più , a differenza delle mie coetanee che hanno fatto la scuola online io ho frequentato ogni giorno la scuola e questo ha richiesto molto più sacrificio, ma ne è valsa la pena, sono felice di non avere mai abbandonato gli studi”

Sei tra le giovani più promettenti del circuito, ti capita, determinate volte, di essere influenzata da ciò? Di sentire la pressione di dover ottenere a tutti i costi il risultato?
“Un po’ di pressione ovviamente non manca mai, soprattutto a questi livelli dove tutti diciamo che si aspettano qualcosa da te, ma io cerco di mettermi addosso meno pressione possibile, ad esempio non leggo mai nessun commento fatto sul mio conto sia negativi che positivi nei vari siti e blog e per fortuna ho dei genitori e un team che mi circonda che non mi mettono alcun tipo di pressione e che credono in me, è solo la loro opinione che conta per me”

Chi è il/la tennista che apprezzi maggiormente, e a cui magari ti ispiri durante i tuoi allenamenti?
“A me piacciono molto Alexander zverev e roger federer e adoro la grinta e la carica di Nadal che è mancino come me?”

Hai altri hobby, oltre il tennis ovviamente, con i quali passi il tuo tempo libero?
” Nel mio tempo libero amo stare con i miei amici e la mia famiglia , mi piace molto il mare ed ho la passione per le moto, ne posseggo pure una”

La vita del tennista è un continuo girovagar per il mondo. Tuttavia qual è il tuo rapporto con la tua città, Palermo?
Si, la mia vita è un continuo girovagare, possiamo definirla come “vita da nomade “. Io amo la mia città, ai miei amici dico sempre che Palermo è la città più bella del mondo e che non esiste altra città dove vorrei vivere, tornare a casa è sempre bellissimo

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