Prima guerra mondiale: famiglia siracusana scopre il destino di un suo lontano parente Gabriele Midolo 24 Settembre 2018 Calcio, Cultura, Siracusa, Storie 0 0 Voto Vota Articolo Siracusa: da oltre 100 anni non si avevano più tracce, fino a oggi Da circa 100 anni il parente di questa famiglia siracusana era creduto uno dei tanti “ignoti” caduto in battaglia nella Grande Guerra. Non si conoscevano ne data, né luogo della sua morte. La dottoressa Carla Vallone, pronipote di Lello Stefano, durante una visita al Verano, l’antico cimitero romano, sotto la guida del Dott. Walter Grossi, s’è imbattuta in una serie di nomi dei caduti della prima e seconda guerra mondiale. In un secondo tempo, le venne l’idea di cercare il suo bis nonno, e grazie all’aiuto del collega è riuscita a risolvere il mistero sulla sorte del suo lontano parente. In una nota vi era scritto: Lello Stefano, nato a Catania il 29 Gennaio 1878, soldato del 140° reggimento fanteria risulta disperso sul Carso in combattimento il 15 Luglio 1917. Le ricerche non potevano terminare con questa dicitura e si è andato a ritroso nel tempo per scoprire la storia e le operazioni militari del 140° reggimento fanteria (detto “Bari”) nelle fasi della guerra. Iniziamo il nostro resoconto dei fatti dal 20 Maggio del 1917. In quei giorni il 140° insieme al 139° iniziava il movimento per avvicinarsi al fiume Isonzo. La stanchezza dei riparti che avevano marciato per 4 giorni, la poca conoscenza della geologia del luogo e la reazione nemica non permisero ai 2 reggimenti di raggiungere gli obiettivi prefissati costringendo la brigata ad arretrare. Dal 25 Maggio al 8 Giugno perdono la vita 81 ufficiali e 2614 gregari. Così si arriva alla fatidica data, 15 Luglio 1917. Il 140° reggimento fanteria Bari partecipa ad un’azione intensa per allargare l’occupazione di q. 241. Ne ritrae sensibili progressi ma viene contrattaccato dal nemico numericamente superiore costringendo la brigata Bari a ritirarsi nelle posizioni di partenza. Le perdite furono molte ma si riuscì a portare con sé 300 prigionieri. Proprio qui, questo ragazzo siciliano perse la vita senza fare più ritorno a casa, a Siracusa ove si era trapiantato con la sua famiglia. Ad aspettarlo, invano restarono la moglie e le due figlie. La rassegnazione nel tempo si fece largo, ma mai svanì il ricordo e la speranza di scoprire, un giorno, dove possa essere il loro familiare. Di seguito il commento del Dott. Walter Grossi, segretario ANA (associazione nazionale archeologi) e collaboratore del CSC (centro degli studi di criminologia): Probabilmente il corpo non venne recuperato subito, avvenne poco dopo l’offensiva di Caporetto Austriaca, la Terza Armata Italiana abbandonò il fronte, il tempo per recuperare i corpi soprattutto dell’estate non ci fu, molti rimasero lì. A conti fatti l’esercito italiano si ritirò sul Piave, in posizioni migliori di prima e con un ruolo difensivo, non più all’offensiva come sul Carso, dove a causa dei continui attacchi persero la vita tantissimi italiani tra cui Lello Stefano. foto copertina: immagine Rai foto articolo: Lello Stefano. Foto conservata dalla famiglia 0 0 Voto Vota Articolo Accedi o iscriviti tramite Social Networks Iscriviti Connettiti con Autorizzo a creare un account Quando accedi per la prima volta utilizzando un pulsante di accesso social, raccogliamo le informazioni del profilo pubblico del tuo account condivise dal provider di accesso social, in base alle tue impostazioni sulla privacy. Otteniamo anche il tuo indirizzo email per creare automaticamente un account per te nel nostro sito web. Una volta creato il tuo account, effettuerai l'accesso a questo account. DisaccordoConcordo Notificami Nuovi commenti di seguito al mio Notifica su tutte le nuove risposte Consento di utilizzare il mio indirizzo email e di inviare notifiche su nuovi commenti e risposte (puoi annullare l'iscrizione in qualsiasi momento). {} [+] Nome* Email* Website Connettiti con Autorizzo a creare un account Quando accedi per la prima volta utilizzando un pulsante di accesso social, raccogliamo le informazioni del profilo pubblico del tuo account condivise dal provider di accesso social, in base alle tue impostazioni sulla privacy. Otteniamo anche il tuo indirizzo email per creare automaticamente un account per te nel nostro sito web. Una volta creato il tuo account, effettuerai l'accesso a questo account. DisaccordoConcordo {} [+] Nome* Email* Website 0 Commenti Inline Feedbacks Vedi tutti i commenti