Capodanno in Grecia. Le tradizioni


Capodanno in Grecia – In Grecia, il giorno di Capodanno è il giorno di San Basilio, colui che porta i doni ai bambini (l’equivalente del nostro Babbo Natale). E’ un giorno che viene celebrato con tantissime tradizioni.

Capodanno in Grecia. Tradizioni

La notte di passaggio tra il vecchio e il nuovo anno i bambini si recano di casa in casa per cantare e recitare poesie di auguri per il Nuovo Anno.

Un’usanza tipica, soprattutto delle isole, è la scelta di chi per primo entrerà in casa il primo dell’anno. Chi verrà prescelto (solitamente qualcuno a cui si tiene particolarmente) entrando in casa, dovrà fare due passi avanti partendo con il piede destro e due passi indietro ripetendo il gesto per tre volte e scagliando a terra, alla fine del rituale, un melograno. I passi in avanti e indietro servono per fare entrare la fortuna e scacciare la sfortuna. Il melograno dovrà essere scagliato a terra con forza affinchè si rompa. Solo rompendosi porterà fortuna e prosperità alla casa.

Un’altra usanza è quella, allo scoccare della mezzanotte, di spegnere e riaccendere le luci per cacciare il vecchio anno e salutare quello nuovo.

Il taglio della Vassilopita

Immancabile nella notte di Capodanno è il taglio della “Vassilopita”, una ciambella di latte, uova, burro e zucchero, che nasconde al suo interno una moneta. E’ il capofamiglia che, alla fine del pranzo, dopo aver fatto tre volte il segno della croce con il coltello, taglia la torta. Le prime fette non vengono distribuite ai commensali perché destinate simbolicamente a Gesù, alla Madonna, a San Basilio e alla casa stessa. Le restanti possono essere distribuite. La persona che troverà nella sua fetta di torta la monetina avrà un anno particolarmente fortunato.

A questa torta è legata un’antica leggenda secondo la quale San Basilio pregò Dio affinchè salvasse la città da un despota e consigliò agli abitanti di lasciare in uno scrigno tutti i loro averi per consegnarli all’uomo e mandarlo via. Fu in quel momento che apparve un cavaliere e il suo esercito che sconfisse il nemico e salvò la città. I beni furono salvi, ma non era più chiaro a chi appartessero; così, per evitare ingiustizie San Basilio ordinò di preparare dei pani e in ciascuno di essi introdusse i preziosi.

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(Foto pubbliche su Facebook)

 

 

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