Nel corso dell’ultimo anno abbiamo riscoperto la magia di viaggiare in aereo per raggiungere le mete delle nostre meritate vacanze. Purtroppo l’improvvisa ripartenza del traffico ha colto impreparate molte compagnie aeree e, di conseguenza, ha portato i viaggiatori a vedersi spesso il volo in ritardo o addirittura cancellato. Una situazione decisamente seccante ma che, se siamo costretti ad aspettare in uno degli aeroporti che stiamo per scoprire, potrebbe rivelarsi una grandissima opportunità per conoscere posti nuovi e luoghi meravigliosi. Prima, però, scopriremo come comportarci se il nostro volo viene cancellato e capiremo se abbiamo diritto o meno a un rimborso per la cancellazione.
Quando mi spetta il rimborso per il volo cancellato
Quando si decide di volare la prima cosa da conoscere sono i nostri diritti in caso di disservizi di ogni genere. Uno dei peggiori in assoluto è proprio la cancellazione; ma per fortuna in molti casi ci spetta un risarcimento per il volo cancellato, spesso di notevole entità.
Ad esempio ci spetta sempre un rimborso (vedremo in seguito di che entità e come richiederlo) a meno che la compagnia aerea non ci avvisi con due settimane di anticipo sulla partenza. Oppure nel caso in cui ci avvisi tra 13 e 7 giorni prima di partire e ci da un volo che parte non più di due ore prima e arriva non più di 4 dopo l’altro. O ancora se il preavviso è inferiore ai 7 giorni e il volo sostitutivo parte non più di 60 minuti prima dell’altro e arriva con massimo 2 ore di ritardo.
Negli altri casi, a meno che non si verifichino circostanze eccezionali (problemi di carattere politico, meteorologico o sanitario), ci spetta il rimborso dell’intero costo del biglietto (se non accettiamo un trasporto alternativo proposto dall’operatore) e un risarcimento economico legato alla lunghezza del volo e alla destinazione.
Come si calcola il risarcimento e come richiederlo
Come detto in precedenza l’entità del risarcimento per la cancellazione dipende in primo luogo dalla decisione o meno di accettare un volo alternativo. Se lo accettiamo il rimborso si calcola in base alla lunghezza della tratta e al ritardo accumulato dal nuovo volo.
- I voli UE più corti di 1.500 km danno diritto a un risarcimento massimo di 250 euro;
- i voli UE di lunghezza compresa tra 1.500 km e 3.500 km con meno di 3 ore di ritardo danno diritto a un risarcimento di 200 euro. Se è maggiore si sale a 400 euro;
- i voli UE più lunghi con ritardo compreso tra 3 o 4 ore comportano 300 euro di risarcimento. Cifra che sale fino a 600 con ritardo maggiore;
- i voli internazionali danno diritto al rimborso solo delle spese causate direttamente dal disservizio;
- Per i voli negli USA non sono previsti rimborsi per l’aereo cancellato ma è possibile contrattare una compensazione con l’operatore.
Se abbiamo diritto al risarcimento dovremo mettere insieme tutti i documenti relativi a pagamento e prenotazione del volo. In più dovremo aggiungere le ricevute delle spese extra affrontate durante l’attesa in aeroporto mentre aspettiamo l’altro volo. A questo punto possiamo rivolgerci all’operatore, in aeroporto o online, e inoltrare la richiesta di rimborso. Altrimenti possiamo affidarci a una delle società specializzate nella tutela dei diritti dei passeggeri e pratiche risarcimento per voli cancellati quali AirHelp e affidare la pratica ai loro esperti.
Alla scoperta di Parigi e Amsterdam
Una cancellazione improvvisa, in alcuni casi, può rivelarsi una grande opportunità. Soprattutto se ci troviamo all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi o a quello di Schiphol di Amsterdam. Lo scalo della capitale parigina è perfettamente collegato al centro della città tramite treni regionali e in pochi minuti è possibile raggiungere tutti i luoghi d’interesse.
Se ci troviamo ad Amsterdam e dobbiamo aspettare qualche ora una ottima idea è quella di prendere uno dei treni che ci porterà in appena un quarto d’ora alla stazione centrale. Da qui potremo iniziare uno splendido tour guidato tra i famosi canali della città.
Aspettare all’aeroporto di San Francisco potrebbe essere una fortuna
Se voliamo sulla costa ovest degli Stati Uniti molto probabilmente faremo scalo all’aeroporto internazionale di San Francisco, uno dei più trafficati e importanti al mondo. E dal momento che non è da escludere qualche ora di attesa perché non prendere un taxi e visitare il celebre Golden Gate Bridge? Dista appena 20 km dalle piste e potrebbe diventare il soggetto perfetto per le foto della nostra vacanza.
Godiamoci il mare di Los Angeles
Rimaniamo nella West Coast statunitense per parlare di un altro aeroporto in cui aspettare sarà quasi un piacere. Stiamo parlando del Los Angeles International Airport. Se facciamo scalo qui un buon consiglio è quello di mettere asciugamano, ciabatte e costume nel bagaglio a mano. Ad appena 8 km dalla struttura c’è la splendida Manhattan Beach, una delle più famose della città in cui potremo goderci qualche ora di mare e relax prima di ripartire.