Secondo gli studiosi si ritiene che Ercole fosse il fondatore di Ercolano. In base ad alcuni documenti, nell’età ellenistica, con la presenza di decumani ed i suoi cardini, ricorda molto l’antica Neapolis.
Nel VI secolo a.C seguì le stesse vicende della più importante polis greca e nel V secolo passò al potere sannita.
Nell’89 a.C Silla saccheggiò la città che fu, in seguito, trasformata in municipio romano. Nel 79 venne distrutta dal Vesuvio.
Effettuarono i primi scavi durante il regno di Carlo di Borbone, iniziati a partire dal XVIII secolo dal generale austriaco, signore d’Elboeuf.
Nel 1755 re Carlo di Borbone fece costruire la Real Accademia Ercolanense.
Ripreso gli scavi nel 1830 per poi essere abbandonati per molto tempo.
Solo sotto il regno di Emanuele II di Borbone recuperarono i lavori definitivamente ed ultimati nel 1927 sotto la direzione dell’archeologo e studioso Amedeo Maiuri. Egli organizzò persino un programma per il restauro e la conservazione dei materiali rinvenuti.
Tra i ritrovamenti più importanti ricordiamo la Casa del Bicentenario caratterizzato da un ampio atrio e la Casa del grande portale, quest’ultimo costituito da un ampio portale ed ai lati mezze colonne di laterizio con capitelli corinzi.