Fornelle, “Muri d’Autore, Poesia e Amore a cielo aperto”
Si continua a parlare di street art. Dopo il murales più alto del mondo, quello realizzato da Jorit al Centro Direzionale di Napoli, Enzo Longobardi e la sua bici, ci portano a Salerno, al Rione Fornelle, quartiere il cui nome sembra derivi dai forni con i quali gli amalfitani realizzavano le loro creazioni in ceramica. Il quartiere nei secoli ha avuto più di una sorte: distrutto dall’alluvione del 1954, è rimasto per anni abbandonato.
Nel 2014 è stato avviato il progetto “Muri d’Autore” allo scopo di riqualificare il quartiere. Oggi i bellissimi murales che caratterizzano il quartiere costituiscono un forte richiamo per il turismo. Anche Enzo con la sua bicicletta è andato ad ammirare i murales. Ecco cosa ci racconta:
“Muri d’Autore, Poesia e Amore a cielo aperto – Sto alle Fornelle, quartiere medioevale di Salerno e di Alfonso Gatto, il poeta della città. A due passi dal mare e dalla villa comunale, tanta street art. Mi ha colpito Muri d’Autore, che utilizza la poesia come mezzo culturale di promozione del territorio. Tra vicoli, cortili e palazzi, lungo le arcate, sarete immersi nella lettura dei grandi poeti del ‘900. Da Gatto a Alda Merini, Ungaretti, Dylan Thomas, Paul Eluard, Nazim Hikmet, Quasimodo, Di Giacomo ed omaggi a Totò, Troisi, Eduardo. Ne ho fotografato qualcuno di questi graffiti in versi. Dal vivo è meglio. A Settembre di più.”
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