“In bici nel tempo”, la rubrica che, grazie ai ciclotour di Enzo Longobardi, ci conduce nei luoghi più belli ed iconici della Campania, quest’oggi ci racconta una storia molto antica. Pedalando lungo le strade di Napoli, Enzo si è fermato ad ammirare i fregi del cancello d’ingresso della sede dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, ritenuta la più antica università laica e statale del mondo.
Università degli Studi di Napoli “Federico II”, fra le più antiche d’Italia e del mondo
Fondata il 5 giugno 1224 dall’Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia Federico II di Svevia, l’Università degli Studi di Napoli Federico II possiede un vastissimo patrimonio architettonico, frutto di tante acquisizioni avvenute nel corso dei secoli. Oltre a tutti i palazzi storici presenti a Napoli dove trovano sede le scuole e i vari dipartimenti (4 scuole e 26 dipartimenti) l’Università partenopea possiede anche:
- il Complesso del corso di laurea in Viticoltura ed enologia ad Avellino
- la Reggia di Portici – Orto botanico di Portici (Facoltà di Agraria)
- l’Azienda Agraria Sperimentale “Torre Lama” (Bellizzi)
- Villa Orlandi (Anacapri)
- Villa delle Ginestre (Torre del Greco)
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Il Corsiero del Sole al posto del Ciuccio, siete d’accordo?
Quante volte da studenti vi sarete seduti sullo scalone d’ingresso della Federico II? Quante volte avrete varcato quell’ingresso? Tante, eppure presi da corsi ed esami, magari vi sarà sfuggito un dettaglio piuttosto importante. Un dettaglio neanche tanto piccolo che, in silenzio, racconta la storia del
Regno di Napoli. A raccontarcelo è Enzo Longobardi con queste parole:
“La storia del nostro Sud sul cancello della Federico II: Se passate di fronte al portone della Federico II guardate bene quel cancello in ferro. Vedrete dei fregi unici, simboli che raccontano la storia del Sud Italia: gli stemmi delle 12 province storiche del Regno di Napoli che Federico II delimito’ con la Costituzione di Melfi nel 1231: Calabria, Valle di Crati e Terra Giordana, Terra d’Otranto, Capitanata, Terra di Bari, Basilicata, Principato e Terra Beneventana, Terra di Lavoro e Contado di Molise ed Abruzzo. Tra i fregi anche il Corsiero del Sole, il famoso cavallo indomabile nero, assurto a spirito del popolo napoletano, che De Laurentis vorrebbe al posto del ciuccio per la squadra del Napoli, ed emblema della città.
Perché i fregi sono rimasti, malgrado il palazzo fu ricostruito nel ‘900, quando non c’erano più le federiciane province del regno? Perché dovevano testimoniare che la Federico II era l’università degli studenti di tutto il sud, il luogo di formazione delle classi dirigenti meridionali, capaci di servire al meglio lo Stato così come voleva Federico II di Svevia.”
Conoscevate questa storia? E cosa ne pensate del Corsiero del Sole al posto del Ciuccio? Sareste d’accordo?
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