Napoli, “Il Dipinto”, il murales più alto del mondo


Negli ultimi giorni non si fa altro che parlare di street art. Sarà perchè si è appena conclusa la prima edizione del Pompei Street Art Festival, sarà perchè è appena iniziata la prima edizione dello Stabia Street Art, sarà che improvvisamente a Terzigno è apparso il volto di Sophia Loren che con il suo sguardo magnetico accoglie chi transita per Boccia a Mauro, sarà che con l’avvento della pandemia e la conseguente chiusura dei luoghi di cultura, l’unico luogo dove poter godere dell’arte è rimasta la strada.

Sarà per tutte le suddette ragioni, ma sta di fatto che Napoli, in fatto di street art, detiene un vero e proprio record, quello del murales più alto del mondo. A parlarcene è ancora una volta Enzo Longobardi che tra una pedalata e l’altra ci consente di visitare i luoghi più belli ed iconici della Campania, pur restando a casa.

LEGGI: “IN BICI NEL TEMPO” DI ENZO LONGOBARDI, I LUOGHI PIU’ BELLI ED ICONICI DELLA CAMPANIA.

In bici nel tempo” quest’oggi ci conduce al Centro Direzionale di Napoli, il complesso di grattacieli progettato e realizzato nel 1995 dall’architetto giapponese Kenzō Tange, per parlarci de “Il Dipinto” di Jorit.

“In bici col tempo” di Enzo Longobardi al Centro Direzionale di Napoli

Napoli, “Il Dipinto”, il murales più alto del mondo

“Oggi vi voglio far vedere un’altra chicca del Centro Direzionale di Napoli, un murales impressionante di Jorit, denominato “Il Dipinto”, alto 100 metri, il più alto al mondo. E’ sulla facciata laterale di uno dei grattacieli all’isola F8, realizzato per le Universiadi del 2019. Cinque volti di sportivi che hanno onorato la Campania, uno per ogni provincia: il pugile Patrizio Oliva per Napoli, i calciatori Nando De Napoli per Avellino e Carmelo Imbriani per Benevento, la saltatrice Antonietta De Martino per Salerno e il cestista Nando Gentile per Caserta. Cinque icone che con lo sport hanno indirizzato positivamente le loro vite oltre essere di esempio per tanti giovani. Se poi vi soffermate tra le righe del murales Jorit invia anche un saluto ai carcerati di Poggioreale (la torre confina con il carcere ed il murales sembra guardare proprio a loro), affinchè tramite lo sport in tanti, recuperino la voglia di vivere e cerchino nuove strade, nuove chance di inserimento sociale. Andatelo a vedere. Enjoy”

Con queste parole Enzo Longobardi descrive una delle prestigiose opere di Jorit, artista divenuto famoso per il suo realistico modo di raffigurare il volto umano, oltre che per le caratteristiche due strisce rosse sulle guance con le quali firma le sue opere.

A Napoli, oltre a “Il Dipinto”, sono tantissime le opere di Jorit disseminate in città, tra quali “Ael” che raffigura il volto di una bambina , “Gennaro”  che raffigura il santo patrono della città di Napoli (situato a pochi passi dal Duomo), “Diego e Niccolò”, l’opera che occupa le facciate di una un complesso architettonico tristemente noto per episodi legati alla criminalità organizzata. “Diego” è il volto del calciatore Diego Armando Maradona; “Niccolò” quello di un bambino autistico.

 

I volti di Jorit sono sparsi in ogni parte del mondo e costituiscono la Human Tribe. Nei murales realizzati da Jorit, oltre alle due strisce rosse che marchiano il volto dei soggetti rappresentati,  si trovano nascoste (ma non troppo) delle scritte che contribuiscono a rafforzare il significato delle opere.

A luglio di quest’anno, l’artista ha realizzato a Casapulla un murales raffigurante LeBron James, con il messaggio antirazzista dei Black Lives Matter, a sostegno della campagna mondiale antirazzismo e contro ogni tipo di violenza

Pronti per un altro giro in bicicletta? Chissà dove ci condurrà Enzo Longobardi la prossima volta? Certamente in luogo ricco di storia e suggestione. Non dovrete attendere molto. A presto!

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