Napoli, la facciata della riconoscenza di Palazzo Firrao

Napoli – Palazzo Firrao è su Piazza Bellini ed è uno splendido palazzo del ‘500, uno di quei palazzi, che vanno non solo visti, ma anche “letti”.
Palazzo Firrao, un palazzo tutto da leggere
Palazzo Firrao appartenne a Cesare Firrao, principe di Sant’Agata che tra il 1598 e 1621  venne con tutta la sua famiglia a Napoli, dopo essersi guadagnato onori in Calabria, finanziando chiese, monasteri, ed educandati. A Napoli divenne il montiero maggiore della Real Corte di Filippo III d’Asburgo-Spagna, quel ramo degli Asburgo creatosi dopo la morte di Carlo V, che divise l’impero in due parti, austriaca e spagnola, della quale faceva parte anche l’Italia meridionale.
Essere il “montiero maggiore” significava avere la totale giurisdizione sui reati di caccia e quindi anche la piena fiducia dei reali asburgici. Firrao lo volle dimostrare a tutti su quella facciata.
Sul portale fece scolpire lo stemma della sua famiglia e quello dei reali spagnoli, ma soprattutto quella riconoscenza la volle poi ostentare anche al secondo piano della facciata. Se guardate bene, infatti, vi sono sette nicchie ove egli fece collocare altrettanti busti: l’imperatore Carlo V al centro, ai lati gli altri sovrani Filippo II, III e IV, Ferdinando II e III, e Carlo II. Come un palco reale.
Mostrare il proprio potere, oltre che riconoscenza e fedeltà a coloro i quali avevano dispensato titoli ed onori, nella Napoli del ‘600, poteva avvenire anche così, attraverso il linguaggio delle facciate dei palazzi nobiliari.
(a cura di Enzo Longobardi, “In bici nel tempo”)
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