Sotto lo sguardo di Eduardo


Dimenticare Eduardo De Filippo sarebbe impossibile per tutti ed in particolare per il popolo napoletano, ma Jorit Agoch, a 30 anni dalla scomparsa del grande drammaturgo,  ebbe a regalarci uno straordinario promemoria: un imponente lavoro realizzato sulla facciata del Teatro San Ferdinando che Eduardo ebbe ad acquistare dagli Scarpetta.

Sotto lo sguardo di Eduardo

Un museo a cielo aperto. Passeggiando per Via Foria, giunti in Piazza Eduardo De Filippo, vi ritroverete sotto lo sguardo di Eduardo immortalato, nelle sue tipiche espressioni facciali, sulle porte d’ingresso del Teatro San Ferdinando. A raccontarci qualcosa in più di questo imponente lavoro è ancora una volta Enzo Longobardi che questa settimana, girando per i luoghi più belli della Campania, ha fatto tappa a Napoli.  Ecco le sue parole:
“Napoli, Piazza Eduardo De Filippo, Teatro San Ferdinando. Sulle serrande un’altra splendida opera di Jorit che ritrae quattro volti tratti da sue famose commedie: da Il sindaco del rione Sanità a Natale in casa Cupiello, da Napoli Milionaria a Questi fantasmi; ed al centro non l’attore ma l’uomo Eduardo. Scelta simbolica di Jorit: nel 1948 Eduardo aveva comprato il teatro, allora di proprietà della famiglia Scarpetta. Nel 1954 dopo i lavori, l’inaugurazione, ove fu presente anche Totò, si ripartì con “Palummella zompa e vola” di Antonio Petito, e poi Miseria e nobiltà di Scarpetta, Signorine e Addio mia bella Napoli! di Ernesto Murolo, Mese mariano di Di Giacomo, ‘O professore di Libero Bovio, ‘A figliata di Viviani, Natale in casa Cupiello.
Con Eduardo e Titina, ogni sera qui attori del calibro di Luisa Conte, Tina Pica, Ugo D’Alessio, Thea Prandi, Nino Veglia. Una lapide sul muro esprime benissimo tutto il crogiuolo di sentimenti umani delle opere di Eduardo. E’ un suo autografo: “Lo sforzo disperato che compie l’uomo nel tentativo di dare un qualsiasi significato alla vita è teatro”. Sereno weekend dal San Ferdinando, la casa di Eduardo.”

Jorit e la sua Human Tribe

Le opere di Jorit (Ciro Cerullo, all’anagrafe) continuano a fare il giro del mondo. I suoi murales, negli ultimi anni, hanno totalmente conquistato la scena artistica italiana e internazionale.  I suoi volti iper-realistici con le caratteristiche strisce rosse lungo troneggiano in tantissimi luoghi nel mondo; è la sua Human Tribe, l’esercito dei guerrieri uniti nella stessa lotta, quella contro le discriminazioni, sono quelli che, nonostante tutto, continuano a credere e a lottare per un mondo migliore.

 

Paolo Antonio Ascierto

 

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