Quella volta che Spartaco trovò riparo sul Vesuvio
<em>“In bici nel tempo” quest’oggi ci porta nell’area della Carcava di Ottaviano, un antico cratere ormai spento dove Spartaco e le sue truppe, inseguiti dalle milizie romane, trovarono riparo e poi la salvezza.
A raccontarcelo è Enzo Longobardi con queste parole:
Una rocambolesca fuga
Spartaco nacque probabilmente in Tracia nel 109 a.C. Fu condannato alla condizione di schiavitù dai Romani e venduto come tale a Lentulo Battiato. Fin dal primo momento si rivelò essere un validissimo combattente. Grazie al suo spirito di ribellione, nel 73 a. C. si diede alla fuga insieme ad altri schiavi. La scelta di cercare riparo sul Vesuvio fu dettata dal fatto che da lì era possibile scorgere in anticipo anticipo l’arrivo delle truppe romane, guidate da Gaio Claudio Glavro.
Le milizie romane, giunte al Vesuvio, circondarono il luogo ostruendone ogni via di fuga, ma Spartaco ideò una fuga rocambolesca. Sfruttando le viti che ricoprivano l’intera montagna, ne ricavò delle robuste corde con le quali lui e i suoi seguaci si calarono dalla montagna. L’accampamento romano che credeva di aver in pugno Spartaco e i suoi seguaci, si ritrovò così inaspettatamente esposto all’attacco.
Ottaviano, I luoghi di Spartaco
I luoghi di Spartaco sono tuttora visitabili. La Carcava si trova nel Parco Nazionale del Vesuvio ed è accessibile grazie al “Sentiero di Spartaco” situato nei pressi di Via Valle delle Delizie ad Ottaviano.