Vico Equense – Spicca sulla strada “La danza del tempo”, forse l’opera più famosa di Salvator Dalì, che ci richiama ad un concetto di tempo totalmente legato alla soggettività e alle percezioni. Sta a noi decidere se farci prendere dall’angoscia per il suo scorrere ineluttabile, come destabilizzazione, paura di invecchiare, essere prede del passato, oppure, riuscire a trovare in esso l’aspetto più sincero: il cambiamento come crescita e rigenerazione. Perché forse il segreto della felicità è vivere il tempo presente con intensità senza preoccuparsi continuamente dell’orologio, di liste di cose da espletare, ma godendoci le persone a cui vogliamo bene, la bellezza che ci circonda e tutto ciò che davvero ci fa essere noi stessi e grati.
Il nostro orologio molle interiore.
(testo e foto di Enzo Longobardi, In bici nel tempo)