La bellezza storica della Certosa di San Martino a Napoli


La Certosa di San Martino è un monastero di monaci certosini situato sulla collina del Vomero, accanto a Castel Sant’Elmo.

Al suo interno conta circa cento sale, due chiese, un cortile, quattro cappelle, tre chiostri e giardini pensili. Cronologicamente è una delle prime certose della Campania, seconda solo a quella di San Lorenzo a Padula.

Questa Certosa è in assoluto uno dei maggiori complessi monumentali religiosi della città di Napoli e costituisce uno dei migliori esempi di architettura e arte barocca, insieme alla cappella del Tesoro di San Gennaro.

Attualmente non ospita più l’ordine dei certosini, ma la struttura mantiene intatta un’aura antica e religiosa.

Storia e importanza della Certosa di San Martino

Essa fu costruita nel 1325 per volere di Carlo d’Angiò. Nel corso dei cinque secoli successivi è stata oggetto di numerosi rinnovamenti, che hanno cancellato il suo originale aspetto gotico e le hanno conferito l’attuale veste barocca.

In particolare a partire dal 1623 subentra nei lavori l’architetto Cosimo Fanzago.
Sarà proprio Fanzago a conferire ad ogni angolo del monastero un’inconfondibile personalità prepotente.

In particolare i suoi interventi si contraddistinguono per il loro straordinario aspetto decorativo, che ha trasformato le tradizionali decorazioni geometriche in motivi ornamentali composti da fogliami e frutti, che hanno conferito alla struttura un carattere di realismo e sensualità eccezionali.

Intorno al 1723 poi i lavori saranno affidati a Nicola Tagliacozzi Canale, figlio del regio architetto della Certosa, Andrea Canale. Nicola viene comunemente descritto come architetto-scenografo. È un esponente del rococò, quella espressione artistica che si manifesta con una perfetta sintesi tra pittura, scultura e architettura. Di fatti sperimenta intensamente il connubio tra decorazioni, ornato e struttura architettonica.

Dalla fine del 700 fino alla metà del 800 i certosini vennero espulsi e riaccolti nella Certosa più e più volte. L’espulsione definitiva avviene solo nel 1866, grazie alla dichiarazione della struttura come bene monumentale di proprietà del neonato Stato italiano.

Le bellezze architettoniche della Certosa di San Martino

La Certosa di San Martino è simbolo della religione cattolica e dell’arte barocca, e rappresenta una tappa fondamentale per poter conoscere appieno la cultura partenopea.
Tutti i vari ambienti che compongono il complesso sono stupefacenti.

Da non perdere

Immancabile la visita al “Quarto del Priore”. Esso si compone dell’appartamento del priore della comunità certosina, da cui si può godere di una vista sulla città mozzafiato, sale di rappresentanza e stanze che componevano la ‘Quadreria’ del monastero.

In questa quadreria erano esposti i numerosi dipinti di pregio, confiscati dai francesi nel 1806 e dispersi negli anni successivi. Pochi, ma di enorme pregio, quelli rimasti. Tra essi potrete ammirare le tavole di Jean Bourdichon con la Madonna e il Bambino, Crocifissione e Santi.

Non potete perdervi poi la chiesa. Si tratta di un vero e proprio ‘museo’ della pittura e della scultura napoletana del Seicento e del Settecento. Le cappelle sono rivestite da preziose opere marmoree di Cosimo Fanzago.

Assicuratevi poi di vedere i due chiostri: il Chiostro Grande e quello dei Procuratori.
Luoghi magici, tra teschi e pozzi, archi e corridoi. Troverete qui esposte di carrozze antiche, presepi a grandezza naturale e le riproduzioni delle imbarcazioni borboniche.

Terminate la visita con una rilassante passeggiata nei giardini, tra i profumi della nostra terra (rosmarino, eucalipto, salvia) e un panorama meraviglioso che abbraccia tutta Napoli.

Come raggiungere la Certosa di San Martino e informazioni pratiche

La Certosa è sita in Largo San Martino, 5, 80129 Napoli

Se desiderate raggiungerla con i mezzi pubblici avete due opzioni.
Partendo da Garibaldi:

• Metro linea 2. Scendete alla stazione di Montesanto. Da qui prendete la funicolare, scendete a Morghen. Proseguite a piedi per 6 minuti circa.

• Metro linea 1. Scendete alla fermata Vanvitelli. Da qui proseguite per 900 metri per arrivare alla Certosa.

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