La storia di Porta Capuana- Fra i monumenti di valore esistenti a Napoli troviamo le rinascimentali “Porte” di “Porta Capuana”. E’ ritenuta delle più belle opere esistenti di questo genere in tutta Italia.
Esisteva in questo luogo una porta da tempo immemorabile e grandi personaggi la varcarono: Annibale nel 216 a. C. e secondo una leggenda, l’ingresso di San Pietro a Napoli.
L’ingresso principale si trovava sul fosso di Castel Capuano, nei pressi della chiesa di “Santa Maria a Porta” chiamata “Capuana ” che conduceva alla città di Capua.
Il nuovo portale venne progettato Giuliano da Majano che nel 1484, per volere di Ferrante d’Aragona, fece allargare e rinnovare le mura della città.
Di qui entrarono i francesi, Carlo VIII, Carlo di Borbone e gli spagnoli di Consalvo de Cordova.
Dopo la venuta di Carlo V nel 1535, don Pedro de Toledo vi fece apporre l’aquila bicipite.
La struttura di Porta Capuana
L’ingresso di Porta Capuana è formato da due pilastri scanalati e sovrapposti da capitelli di ordine complesso e preziosi trofei sulla larga aletta. Inizialmente sull’atrio superiore vi era una statua di Ferrante I che fu sostituita con lo stemma di Carlo V.
Le statue di San Gennaro e Sant’Agnello sono posizionati ai lati delle mura, ed al centro vi era l’incoronazione di re Ferrante, oggi non è più esposta.
Le due torri di Porta Capuana erano chiamate <<Virtù>> ed <<Onore>> le quali presentavano affreschi di Mattia Preti, rilevati da altre rappresentazioni ad opera del Maldarelli. Al vertice della porta vi è un attico diviso in otto spazi quadrangolari e nella zona centrale lo stemma degli aragonesi sorretto da due angeli.
Porta Capuana venne ripristinata nel 1656 ed ancora nel 1734, quando il diciottenne Carlo di Borbone fece il suo ingresso tra le mura.
Ai vertici della Porta esisteva una nicchia in cui c’erano degli affreschi di San Michele Arcangelo oltre quelli di Gennaro ed Agnello per invocare la Vergine Maria e porre fine alla peste del 1656.