Villa Rufolo è situata a Ravello, una bellissima località in provincia di Salerno.
Villa Rufolo è un antico edificio descritto da Giovanni Boccaccio nella sua opera il “Decamerone” definendola “una portentosa opera dell’arte italiana in Campania“.
La torre situata all’ingresso attribuisce alla villa le caratteristiche di un palazzo-fortezza arricchito da vasti giardini di decorazione moresca, eccellenza dell’arte medievale salernitana.
La villa fu sostruita su richiesta della famiglia Rufolo la quale vantava di discendere dal console romano Rutilio Rufo e più precisamente dal signore di Ravello Nicola Rufolo durante il regno di Carlo I d’Angiò.
Soggiornarono in questo complesso anche Carlo II, Roberto d’Angiò ed il pontefice Adriano VI.
La proprietà passò ai Confalone e, successivamente, ai Muscettola e nel 1700 ai nobili dell’Afflitto di Scala. Verso la fine del XX secolo, il botanico scozzese Francis Nevile Reid acquistò il complesso e lo fece restaurare dal direttore degli scavi di Pompei Michele Ruggiero.
Concluso l’armistizio del 1943, dimorò a Villa Rufolo per un certo periodo Vittorio Emanuele III di Savoia.
Il 26 maggio del 1880 il musicista Riccardo Wagner fu talmente affascinato dalla bellezza del giardino che decise di omaggiare questa villa da cui trasse ispirazione per la rappresentazione scenica del giardino di Klingsor. Assegnò l’incarico al russo Joukounowky di presentare gli schizzi degli scenari per il suo Parsifal.
Ogni anno nel giardino si organizzavano manifestazioni artistiche guidate dall’Ente Provinciale del Turismo di Salerno.