Siracusa entra nei 2750 anni di storia, tra le città più antiche del mediterraneo.
Siracusa può essere paragonata a un buon vino, più invecchia, più è bella. Città fondata da coloni corinzi tra il 733 e il 734 a.C. vanta di una storia ricca di vittorie militari, imprese eroiche, miti, leggende, palazzi, templi, teatri e così via. Siracusa è più vecchia, di pochi anni, persino della città eterna; Roma.
Συρακούσες (Siracusa) aveva una potenza militare notevole capace di annientare eserciti cartaginesi, ateniesi e addirittura romani.
Nel 414 a.C. annientò l’invasione ateniese grazie all’aiuto spartano e fu la prima città a mettere a ferro e fuoco la stessa Cartagine, prima ancora dei romani, con Agatocle nel 310 a.C. con 13.500 uomini.
Le imprese militari furono innumerevoli e citarle tutte sarebbe un’impresa ardua, ma per terminare la storia antica di Siracusa non si può non citare il grande Archimede che, grazie al suo genio, non solo riuscì a ritardare la conquista romana ma infuse timore alle stesse legioni romane capitanate dal generale Marcello. Solo un tradimento da parte di un mercenario ispanico permise alle legioni di entrare nell’ultima delle città greche in Italia, libera. L’esercito siracusano fu colto alla sprovvista perché, secondo quanto si racconta nei testi storici, era intento a festeggiare una recente vittoria. Ubriachi e dormienti i soldati, si trovano impreparati al tradimento e all’invasione romana. I sopravvissuti si rifoggiarono all’interno dell’isola di Ortigia, rimasta inespugnata fino all’ultimo; ma dovettero cedere vista la scarsità di rifornimenti.
Roma conquistò Siracusa, Archimede venne ucciso. Plutarco racconta:
« Ἄφνω δ’ἐπιστάντος αὐτῷ στρατιώτου καὶ κελεύοντος ἀκολουθεῖν πρὸς Μάρκελλον, οὐκ ἐβούλετο πρὶν ἢ τελέσαι τὸ πρόβλημα καὶ καταστῆσαι πρὸς τὴν ἀπόδειξιν. Ὁ δ’ὀργισθεὶς καῖ σπασάμενος τὸ ξίφος ἀνεῖλεν αὐτόν »
« Ad un tratto entrò nella stanza un soldato romano che gli ordinò di andare con lui da Marcello. Archimede rispose che sarebbe andato dopo aver risolto il problema e messa in ordine la dimostrazione. Il soldato si adirò, sguainò la spada e lo uccise. »
Siracusa venne spogliata di tutte le sue ricchezze per poi essere portate in trionfo a Roma. Lo stesso Cicerone condanna, a distanza di tempo, tale barbarie. Cicerone racconta:
Avete sempre sentito dire che la città di Siracusa sia la più grande e la più bella delle città greche. E’, o giudici, proprio come dicono; ed infatti il sito è ben protetto ed è di aspetto magnifico da ogni lato, sia da terra, sia dal mare; ha due porti che si insinuano profondamente nell’abitato e che, benchè abbiano due distinte imboccature, si congiungono e confluiscono tra loro nella parte terminale. Quella parte della città, chiamata Isola (n.d.t. Ortigia), che è separata dalla terraferma da uno stretto braccio di mare, in coincidenza con la congiunzione dei due porti è unita alla terraferma stessa da un ponte.
La Città è tanto grande che si può considerare composta da quattro città: una delle quali è la già citata Isola, che è delimitata dai due porti, e che si protende fino all’imboccatura di entrambi, dove sorge il palazzo che fu del re Ierone e che è utilizzato dai Pretori. In essa vi sono molteplici edifici sacri, ma soprattutto due che primeggiano su tutti gli altri. Uno è il tempio di Diana e l’altro, splendidamente adorno prima dell’arrivo di costui (Verre), il tempio di Minerva. All’estremità di tale Isola sgorga una sorgente di acqua dolce, chiamata Aretusa, di incredibile vastità, stracolma di pesci, che sarebbe ricoperta dalle onde del mare, se non fosse separata da questo da una vasta muraglia.
Oggi Siracusa è una città che basa la sua economia sul turismo e sulle strutture industriali. Il suo patrimonio culturale contiene, non solo le tracce delle sue origini greche, ma anche romane, bizantine, arabe, normanne, spagnole… che hanno contribuito a rendere Siracusa tra le città più belle al mondo.