Baya Restaurant, un’esperienza tra cibo, vino e panorama infinito


Arrivi a Monte di Procida e il cuore già inizia a battere forte perchè lo scenario che si presenta è sempre mozzafiato. Mentre passi su lingue di terra in mezzo al mare, ti ritrovi su colline che scendono rapidamente a quota zero. E proprio là, in una curva, a 50-60 metri sul livello del mare, incastonato nel verde della collina, si trova il Baya Restaurant, un ristorante dal sapore esotico e allo stesso tempo un luogo dove rifocillare l’anima.

Il panorama è senza eguali, come pochi al mondo. Di fronte, a un tiro di schioppo, hai Procida e Ischia, sotto c’è il porticciolo turistico di Monte di Procida. Il tempo sembra fermarsi. Un tramonto vissuto da queste parti non ha prezzo; puoi provare a raccontarlo, ma se lo vivi è diverso, è magico.

Se oggi esiste questo luogo magico lo si deve alla dolce visione di Emilio Lucci

Ci aspetta un light dinner. In questo contesto magico ad accoglierci é Salvatore Lucci, figlio di Emilio, che è colui che, visionario, individuò nel 1982 questo luogo magico e ne fece in principio un bar e poi, nel tempo, un piccolo cottage in legno, una baita dai colori caraibici con l’azzurro pastello che si mischia al bianco della Grecia, con le ampie vetrate che, anche in pieno inverno, consentono di godere di questo luogo. Dall’estate del 2021 in cucina c’è Federica Amoroso, formatasi prima in diverse strutture dei Campi Flegrei e poi nel Piemonte.

L’aperitivo sociale di Monte di Procida

Aperitivo in terrazza, quella “terrazza sociale” come ama chiamarla Salvatore, perchè in effetti sin da subito si creano momenti di condivisione, momenti per conversare, mentre dinanzi a te il mondo lentamente gira e fa arrivare la notte, le stelle, la luna.

Il light dinner consta di 4 portate, più un entrée con tartare e finger food ben elaborati, il tutto accompagnato da diversi vini abbinati con sagacia dallo stesso Salvatore. La cantina è particolare: vini ricercati, non per forza di gran nome, ma di sicuro di grande armonia con le sfizioserie che degustiamo.

L’aperitivo è formato da una tartare di tonno con stracciatella di bufala e chips di riso soffiata e profumata al lime, una tartare di salmone con granella di arachidi e finto gelato all’avocado, un hot dog con salsiccia di cefalo e cipolla all’aglianico e una chela di baccalà al panko con ragù e sesamo nero e bianco.

Tutto molto buono e ricco di contrasti, con la dolcezza delle soffici tartare contrastate, personalmente, da un ottimo Corte di Roberto Brut, metodo classico. Mi stupisce in particolar modo la chela di baccalà al panko con ragù e sesamo nero e bianco, un morso speciale in cui la dolcezza del baccala è ben contrastata dalla “crosta” al panko e sesamo bianco e nero.

Light Dinner del Baya Restaurant: tradizione, ricerca e innovazione

Il light dinner servito al tavolo è stato formato da 4 portate:

  • Come una caprese: Cozze spadellate su estratto di datterino, jus di basilico e mozzarella e crostini di pane casareccio;
    • un piatto da gustare con il cucchiaio, una zuppetta saporita, ben equilibrata, assaporata con uno Champagne Rèaut, un Brut Emeraude, Byodinamie depuis 1992.
  • Involtino croccante con seppie, friarielli e papaccella in purezza;
    • Interessante combinazione che può ancora crescere, questa volta dalla Francia si passa al Lazio, ed è  accompagnato con un vitigno internazionale come lo chardonnay, un Omina Romana 2020 IGP.
  • Girella di pesce bandiera panato al tarallo con trilogia di peperoni e colatura di provola;
    • In assoluto il mio piatto preferito, con la dolcezza dei peperoni tanto scenografici quanto buoni, che ben si abbinano al pesce bandiera servito panato al tarallo. Questo piatto è stato accompagnato da un Gramogliano 2019, Canus, un Friuli Colli Orientali DOC dei colli del Gramogliano appunto, un sauvignon fresco, sapido, profumato, con frutta bianca esotica, idrocarburi e con al sorso aroma di zolfo, davvero gradevole e che si lascia bere. Personalmente lo reputo un abbinamento davvero ben riuscito.
  • Zitone “Oro di Gragnano” con genovese di tonno crudo e cotto e scaglie di provolone del monaco.
    • Una genovese molto buona, ben equilibrata, forse il tonno crudo lo avrei evitato, ma è un tocco di colore che ci può stare. L’abbinamento è con uno Chat Fou 2021, Eric Texier, vino artigianale e biologico, un vino rosso molto profumato, 13 gradi, leggermente frizzante. Ci sta!

A chiudere il tutto, la torta paradiso, un’idea della mamma di Salvatore, una torta semplice ma allo stesso tempo ricca di profumi.

Baya Restautant, un posto da vivere

La serata è stata molto piacevole, per il clima conviviale. É sembrato di essere tra amici di vecchia data anche se sono passate solo alcune ore. L’ atmosfera è incantevole, magica. I piatti sono ben elaborati e promettono tanto in considerazione della giovane età dello staff. Molto apprezzata la scelta dei vini e gli abbinamenti con la ricerca di etichette francesi diverse dai “soliti” champagne.

Si consiglia assolutamente una serata in questo posto magico, dove poter passare una serata davvero speciale. Ne vale la pena, non c’è distanza che tenga. Baya Restaurant è a Monte di Procida, via Guglielmo Marconi, 17.

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