Quando passione, materie prime d’eccellenza e sperimentazione convivono nello stesso forno, nascono storie come quella di Pizzeria La Strappata a Battipaglia.
Una visita che ti riempie il cuore, perchè La Strappata ha una storia importante, la pizzeria è nata nel 1998, e tutt’oggi è condotta dalla famiglia di Valerio Di Bratto, con la moglie Antonietta e i figli (d’arte) Pietro e Alex.
I fritti d’autore che aprono il sipario
Frittatina ai fiori di zucca
Ingredienti: bugatini, crema di zucchine, fiori di zucca.
La frittatina si presenta croccante all’esterno e setosa dentro, sprigiona toni vegetali e floreali ben definiti. La frittura asciutta esalta la cremosità, un piccolo capolavoro di equilibrio.
Crocche di patate
Ingredienti: patate, burro, pepe.
Morbidezza da manuale, molto soffice, formaggio misurato, pepe a dare ritmo. Un classico eseguito con maestria che invita subito al bis.
Chips di patate
Ingredienti: patate selezionate, olio per frittura.
Lamine sottili, giallo paglierino uniforme, croccantezza persistente. Semplici e irresistibili.
La caratteristica principale dei fritti è che è palesemente una frittura di alta qualità, asciutta e croccante. Quello che ti aspetti quando vuoi mangiare un cibo fritto.
La firma della casa, La Strappata
La Strappata classica
Ingredienti: impasto con farine 0 e integrali, prosciutto crudo di Parma DOP, pomodorini freschi, rucola della Piana del Sele IGP, mozzarella di bufala “Argiva”, scaglie di Grana, origano, olio EVO.
Dal 1998 è l’emblema del locale. Nata per errore, per una focaccia “non bucata” e messa in forno, l’impasto si gonfiò ma all’assaggio risultò flagrante e saporito, condito con un pò di olio e sale. A quel punto, Valerio come lui stesso ci racconta, iniziò a lavorarci per perferzionarla, sino a registrarne il brevetto, e oggi è una vera icona del territorio.
Come appena detto, l’impasto, diretto e base di farina tipo “0” e integrale, si gonfia in forno come un pallone, poi viene strappato e condito a crudo. Croccante, arioso e carico di freschezza grazie all’uso di ingredienti messi rigorosamente all’uscita. Mangiarla con le mani è un rito divertente e appagante. L’impasto risulta molto leggero, gli ingredienti sono tutti di grande qualità, un’esperienza che si consiglia, magari non mangiarne una per intero (anche se come ci racconta Antonietta, qualcuno lo fa!), maa centro tavola anche per aprire le danze a tavola.
Pizze a doppia cottura: prima fritta e poi ripassata in forno
Pizza doppia cottura “La Classica”
Ingredienti: base fritta, passaggio in ruotino e forno, pomodoro “Così com’è” a lunga cottura, Grana Padano.
In bocca il contrasto fra interno soffice e bordo crunch fa il paio con un sugo denso, concentrato di pomodoro vero, con una cottura a lunga durata, molto tirata, mentre il Grana dona la giusta sapidità.
Pizza doppia cottura “Montanara 2.0”
Ingredienti: stessa base della Classica, più stracciatella di bufala all’uscita e polvere di olive nere.
Cremosità avvolgente, punte lattiche che rinfrescano il morso e la sorpresa delle olive nere in polvere a chiudere con eleganza mediterranea.
Anche per le pizze a doppia cottura, vale per entrambe, la distinzione dei sapori è indice di ottima qualità delle materie prime e di grande tecnica in cucina.
Il grande classico intramontabile
Pizza margherita
Ingredienti: pomodoro, mozzarella, basilico.
Cottura uniforme e ingredienti riconoscibili al primo sguardo: semplicità che convince, anche se l’impasto, meno strutturato rispetto alle proposte precedenti, risulta comunque leggero e digeribile.
La Strappata è a Battipaglia in via Belvedere n. 111, tel. 0828 671538.