Attentato a Manchester. Confermata la pista del Kamikaze

Il Regno Unito ripiomba nel caos dopo quest’ultimo attentato a Manchester.

Attentato a Manchester. Un kamikaze si fa esplodere nel foyer dell’ Arena

attentato a manchester

Secondo gli ultimi aggiornamenti di notizie sembra ormai confermata la pista del kamikaze, che si è fatto esplodere alla conclusione del concerto di Ariana Grande  alla Manchester Arena, dove erano assiepate oltre 20 mila persone.

Intorno alle 22.30 di ieri sera, alla fine della prima tappa europea del tour della cantante, un boato ha seminato il panico tra gli spettatori che stavano uscendo dall’arena.

Il capo della polizia di Manchester Ian Hopkins ha confermato 22 vittime, tra cui anche tre bambini, e 59 feriti.

Sembrerebbe dalle prime indagini che l’attentatore sia tra i morti.

Il kamikaze, sempre secondo le prime ricostruzioni, avrebbe agito solo.

L’ordigno, confezionato grossolanamente, è stato fatto esplodere nel foyer dell’arena.

Hopkins ha espresso le condoglianze della polizia a tutte le famiglie. E principalmente ha invitato la stampa a non compromettere le indagini con speculazioni infondate e dubbie.

Al momento l’identità del kamikaze non è stata dichiarata. Tantomento si segnala alcuna rivendicazione per l’attentato a Manchester.

Attentato a Manchester

La Farnesina avrebbe subito messo in funzione la propria unità di crisi. Al momento non sembrano coinvolti italiani in questo attentato a Manchester.

I social ugualmente hanno fatto partire già dai primi momenti successivi all’esplosione le modalità di segnalazione, per consentire alle persone coinvolte di dare notizie ai propri cari.

Sebbene non ci sia alcuna rivendicazione, la propaganda jihadista ha cominciato immediatamente a promulgare la propria esultanza per l’accaduto. “Le bombe dell’aviazione britannica sui bambini di Mosul e Racca sono tornate al mittente”. Avrebbero commentato.

Era dal 2005 che il Regno Unito non subiva attacchi terroristici.

Il primo fu alla metro di Londra, e dopo soli due mesi a Westminster.

All’epoca l’attuale sindaco di Manchester Andy Burnham, appena eletto alle amministrative di due settimane fa, era ministro dell’interno.

E oggi come allora ha espresso il suo dolore per quest’atto tremendo che ha falciato giovanissime vite.

Nel suo messaggio Burham ha anche ribadito ai suoi cittadini la sua volontà di non lasciarsi abbattere dal terrorismo. E di volere continuare a lottare, come aveva già fatto in passato.

A Londra nel frattempo il sindaco Sadiq Khan avrebbe attivato l’innalzamento delle misure di sicurezza, immediatamente dopo aver ricevuto la notizia dell’attentato a Manchester.

Mentre il premier britannico Theresa May si accinge a partecipare alla riunione con il comitato per le emergenze e la sicurezza.

Fonte: ANSA

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