Inaugurata il 24 ottobre, resterà aperta fino al 28 gennaio 2018, la mostra che porta nella città di Partenope l’installazione, all’interno della Basilica dello Spirito Santo, dè L’Esercito di Terracotta.
Più che confortanti i dati della prima settimana di apertura: oltre 5000 presenze per visitare l’Ottava meraviglia del mondo, le file per accedere alla mostra si dipanano su Via Toledo a dimostrazione che un lavoro così curato, frutto della collaborazione fattiva tra enti, associazioni e Comune di Napoli possa rafforzare ulteriormente il legame tra l’ Estremo Oriente e il Meridione d’Italia.
L’Esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina, una mostra dal respiro europeo
Colpisce il visitatore che si aggira tra le teche contenenti le perfette riproduzioni degli oggetti ritrovati all’interno della necropoli di Qin Shi Huangdi, l’ardito ma necessario accostamento tra la Cina di 2200 anni fa e l’utilizzo di numerosi supporti audiovisivi accanto ai pannelli didattici, i quali, più che facilitare il tour agli adulti, sono fondamentali per attirare l’attenzione dei nativi digitali.
Il fascino delle armi e dei carri a grandezza naturale, gli arcieri e gli artigiani, gli oggetti di uso comune e tutto quanto esposto in questa mostra è il risultato di un lavoro attento e accurato, basato sull’impronta dell’originale grazie a dei calchi che è possibile utilizzare una sola volta. E’ forse questa assoluta fedeltà all’originale che fa di questa mostra molto più che l’esposizione di una copia, oltre al fatto che il talento del designer Mario Iacampo, canadese di origini italiane, ha saputo ricreare un impatto fortemente suggestivo -complice anche il fascino di una struttura cinquecentesca come la Basilica dello Spirito Santo- nella galleria 9, luogo deputato ad accogliere un segmento del Pit 1.
E per l’espace d’un moment ogni visitatore si sentirà trasportato nella regione di Xi’An, al cospetto dell’esercito più misterioso del mondo.
Ha dichiarato Fabio Gioia, il curatore italiano dell’esposizione:
La città partenopea ha ripagato la scelta di una prima nazionale, dimostrando sensibilità e apertura al mondo. I soldati accompagnano i visitatori in un viaggio che passa attraverso 2000 anni di storia, con l’ausilio dell’artigianato moderno proveniente della stessa regione dello Xi ‘An, dove l’esercito è stato ritrovato e riprodotto, per questa mostra, dagli unici calchi originali esistenti. L’atmosfera unica e l’avvicinamento di due modi differenti di raccontare il sacro, l’imponente Basilica con i suoi 1800 metri quadrati, da un lato, e il Mausoleo qui riprodotto hanno contribuito al successo dell’esposizione. Ultimo tassello, costante incognita nel panorama culturale contemporaneo, era il pubblico, la cui risposta positiva ci ha dato grandissima soddisfazione.
Questa la dichiarazione del curatore italiano dell’esposizione, Fabio Di Gioia. La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 10.00 alle 2o.00.