London Pizza Tour. Dove mangiare la pizza a Londra


L’esperienza londinese ha lasciato il segno. Viaggio e Mangio ha realizzato un piccolo London Pizza Tour e l’esperienza è stata unica.

Arrivo a Londra con lo Chef Rino de Feo e Mariantek. Abbiamo un compito chiaro. Scovare pizzerie idonee ad essere chiamati tali in terra inglese, assaggiare la loro pizza, ma soprattutto lasciare il segno. Ritorno soddisfatto in Italia. La tre giorni londinese ha dato risultati strabilianti.

La globalizzazione è in atto, è in stato avanzato, e le contaminazioni enogastronomiche sono le prime ad essere tangibili, in tutti i sensi. Il fenomeno dell’esportazione della pizza è vecchi quanto l’emigrazione degli italiani all’estero, ma oggi la tecnica della vera pizza napoletana è possibile ritrovarla anche a Londra. Non è perfettamente la stessa cosa, ma non voglio fuorviarvi, bando alle ciance e sotto con il tour.

Pizza a Londra, tappa a West Hampstead

La prima tappa la facciamo a West Hampstead dove all’esterno della stazione della Metro di Londra ogni sabato mattina si realizza un Farmers’ Market, un mercatino che non ti aspetti in una metropoli come quella inglese e che invece sono diffusissimi. In sostanza sono dei mercati “rionali” in cui si vendono solo cose genuine, prodotti della terra, che hanno avuto poco trattamento o che comunque anche se arrivano o hanno origini non inglesi sono di altissima qualità. Il tutto a prezzi abbordabilissimi considerando la metropoli. Si trovano stand di panettieri, dolci, pasta e poi c’è un pizzaiolo.

Sì, avete letto bene. All’inizio del farmers’ market, trovate un pizzaiolo napoletano, in realtà è di Maddaloni, in provincia di Caserta, che ha un Ape attrezzato con forno a legna e fa la vera pizza napoletana a Londra da otto anni. Il pizzaiolo si chiama Michele Pascarella e il progetto Napoli On The Road.

Per l’occasione, lo Chef De Feo ha messo a disposizione il suo ragù napoletano, e non vi dico nemmeno cosa era. L’obiettivo è di fare una pizza a quattro mani con Michele Pascarella e la missione è stata realizzata. Alla grande. La pizza che nasce si chiama semplicemente “pizza al ragù napoletano” ed è fatta con un’impasto ovviamente a base di farina fatto lievitare per circa 27-28 ore, ragù napoletano dello chef Rino De Feo, parmigiano, e crema di provola e basilico all’uscita.

L’assaggio è stato delizioso, l’amalgama degli ingredienti ha reso tutto pregevole. I sapori si distinguevano in maniera divina, inutile dirvi che i passanti si fermavano estasiati dagli odori e dal vedere i nostri volti, che erano, per loro incomprensibilmente, felici.

Brixton Vegan Market: ottima pizza vegana

La seconda tappa del London Pizza Tour è ad un altro mercato quello di Brixton, il Brixton Vegan Market, si perchè girando per Londra puoi trovare anche situazioni del genere. Simpatica, la pausa con un calabrese coraggiosissimo, visto il posto, che vendeva la ‘nduja, ma questo è un altro discorso.

In questo Vegan Market incontriamo una pizzeria londinese, ma che ha un format completamente diverso da quello classico napoletano. I ragazzi di Picky Wops, due italiani lungimiranti e molto in gamba.

Per essere chiari, Cristiano e Andrea sono campioni del mondo di pizza vegana. Allora curiosissimi, ci avviciniamo e questa volta il ragù è severamente bandito dalla mensa e allora assaggiamo due pizze vegane. Ammetto che per me è stata la prima volta in assoluto.

itelli e Andrea Moro, hanno avviato due pizzerie completamente vegane a Londra (una a Fulham ed una a Peckam) e di giorno si “dilettano” lavorando nei market londinesi del genere vegano. Ci precisano che sono nate prima le pizzerie e poi gli stand e il tutto ha una logica. Se vuoi diffondere un messaggio, che possa piacere o meno a chi legge, devi andare in mezzo alla gente, per le strade. Poi, se vuoi accomodarti e stare più tranquillo, vai nelle due pizzerie londinesi. Tanto

Assaggiamo la “classica” margherita con impasto di farina alla curcuma, base di pomodoro, mozzarella di cocco e pesto di basilico vegano (senza formaggio). L’impatto con il mondo vegano è timoroso. Mozzarella di cocco??? E invece resto sorpreso. La ricerca dei sapori è a livello altissimo, la differenza principale è forse una maggiore cremosità della pizza, ma il sapore è delicatissimo ed hai la sensazione di mangiare una vera margherita! Complimenti, davvero.

Lo chef Rino De Feo a questo punto sale in “cattedra” (si scherza, ma non troppo) e si fa illustrare i prodotti vegani chef a disposizione. Siamo sempre in mercato, in uno stand in una strada di Brixton, a l’inventiva dello chef che non ha confini. Nasce la Nerano Vegana. Impasto a base di farina alla curcuma, zucchine, mozzarella di cocco, pesto di basilico vegano.  Una pizza fresca, che riscuote il successo meritato.

Pizza a Londra: vera pizza napoletana vegana

La terza tappa del London Pizza tour è a Camden Town, un posto fantastico di Londra, molto importante per il mercato di street food presente, il più grande d’Europa. In una strada principale, ma in zona defilata e molto più tranquilla rispetto alle strade di Camden Market, c’è Purezza, una delle due pizzerie di Filippo Rosato (l’altra è a Brighton, a qualche km da Londra). Filippo Rosato, casertano d’origine, è un architetto, che giunto in Inghilterra ha sposato con degli amici imprenditori un progetto di pizza vegana ed oggi è un pizzaiolo e imprenditore affermato. Basti pensare che è finalista al Pizza Award 2018.

Appena entrati è subito empatia con il gruppo, lo chef Rino De Feo sembra un bimbo al luna park. La pizzeria è piena. Filippo e lo chef fanno un giro d’ordinanza, si aggiornano su cosa c’è sulla linea, su cosa è appena arrivato in cucina e lo chef inventa. Impasto a base di farina di canapa, base di pesto di tartufo nero, mozzarella vegana al latte di riso, pomodorini gialli, castagne marinate al rosmarino e tofu affumicato fritto. la pizza di Purezza è una vera pizza napoletana, con cornicione alto e lunga lievitazione. Cotta in forno a legna, la pizza dello chef Rino De Feo ha riscosso un successo tale che è entrata nel menu ed è divenuta la pizza speciale del mese di ottobre 2018. La fragranza e la morbidezza dell’impasto è tangibile sin dalla vista, scusate il gioco di parole, ma questa pizza vegana ha sorpreso in maniera eccezionale il palato di tutti.

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