Favole italiane: Triste storia di Spelacchio e Rubacchio


Non c’è pace….tra gli ulivi? No, tra gli abeti

Roma – A Dicembre scorso ha fatto tanto parlare di sé “Spelacchio”, l’abete rosso poco rigoglioso che fu collocato a Piazza Venezia.

L’albero fece talmente parlare di sé che il termine “spelacchio” è diventato di uso comune quale sinonimo di decoro di Natale triste ed approssimativo.

Quest’anno, Roma in qualche modo ha voluto riscattarsi e ha scelto per Piazza Venezia un albero molto più rigoglioso, ma non particolarmente forte.

Durante il trasporto, infatti, alcuni rami del nuovo albero si sono spezzati ed è stato immediatamente battezzato con il nome di “Spezzacchio” .

Domani alle 19.00 è prevista la tradizionale accensione di Spezzacchio.

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Napoli – Se a Roma, Spellacchio e Spezzacchio fanno tenerezza, a Napoli fa rabbia la sorte dell’albero di Natale collocato nella Galleria Umberto I.

Anche quest’anno l’albero collocato il 4 Dicembre, dopo soli quattro giorni, è stato rubato.

Poche ore dopo il furto, l’albero è stato poi recuperato ai Quartieri Spagnoli da una pattuglia dei Carabinieri.

Sull’albero c’erano ancora i biglietti collocati dai napoletani e dai turisti con le più fantasiose ed ironiche richieste per Babbo Natale.

L’albero partenopeo, pertanto, è stato battezzato con il nome di “Rubacchio”.

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