Niente più stampini in cucina! Diamo il benvenuto alla stampante tridimensionale per cibi
Quando sentiamo parlare della stampante tridimensionale, o semplicemente stampante 3D, pensiamo subito ad una apparecchiatura che permette di realizzare un oggetto in forma tridimensionale; dandoci così un’idea reale di come sarà il nostro progetto finito. Progetto che può essere di tipo meccanico, robotico ecc. Dunque nulla a che fare con il cibo.
Ma quello che abbiamo imparato negli ultimi anni, è che la tecnologia non ha limiti. Infatti, anche la stampante 3D è entrata nel mondo della cucina.
Mettendo gli ingredienti freschi, all’interno delle capsule di acciaio, la macchina procede alla stampa del cibo assemblandolo strato per strato. Dopo di che basta cuocerlo e la pietanza può essere servita.
Questa stampante tridimensionale ha la capacità di creare il cibo in base alle proprie esigenze, sia per la forma e sia per gli ingredienti che si vogliono utilizzare. Se la si collega ad un servizio di informazioni cliniche, la stampante è in grado di realizzare cibi anche in base alle condizioni di salute di una persona.
La stampante 3D può diventare uno strumento importante per la creazione di nuovi piatti, sperimentando così nuove tecniche di cucina. Questa stampante non da il sapore ai nostri cibi, ma si limita ad aiutarci nel fattore visivo, creando forme che prima non si sarebbe mai pensato possibile farle.
La Barilla, azienda italiana della pasta, sta pensando di intraprendere un progetto su scala larga di pasta, realizzata su misura per i propri clienti tramite queste stampe 3D.
Anche la NASA ha iniziato ad investire nella creazione di una stampante tridimensionale, in grado di stampare cibo nello spazio.
Per queste stampanti 3D, si presuppone un costo che si aggira intorno ai 1000 €.