Siracusa, le latomie del Paradiso tra fascino e realtà

Siracusa, la scorsa settimana, è stata protagonista di un evento suggestivo che ha lasciato a bocca aperta migliaia di siracusani e turisti provenienti da tutto il mondo: le latomie del Paradiso illuminate di notte.

Le latomie del Paradiso illuminate? Uno spettacolo unico, per il quale grandi e piccini hanno dichiarato di essere rimasti entusiasti.

Un’iniziativa culturale molto costruttiva e apprezzata a dispetto di Tv e videogames che ormai sono il centro della vita quotidiana di ciascuno di noi.

Cos’erano le latomie? In epoca greco-romana erano delle cave di pietra o di marmo adoperate per incarcerare i prigionieri di guerra o delinquenti. Le latomie furono, inoltre, il luogo di prigionia dei soldati ateniesi, che furono catturati in battaglia contro Siracusa dopo la schiacciante sconfitta subita; il che equivaleva ad una condanna a morte senza alcuna possibilità di fuggire.

 

Sicuramente un luogo da visitare, vista la sua storia e le tracce che gli antichi hanno lasciato nella pietra, immaginare migliaia di uomini costretti a scavare senza sosta. Fu, purtroppo, un luogo di morte e disperazione per chi finiva imprigionato; le polveri sottili della cava conducevano a una morte lenta e dolorosa e migliaia di persone ne furono vittime.


Oggi le latomie sono un importante centro di attrazione turistica. All’interno si trova l’orecchio di Dionisio, dove i soldati siracusani, secondo la leggenda rinchiudevano i nemici al suo interno per poter ascoltare, grazie alla forma particolare, le cospirazioni dei prigionieri intenti a fuggire.

Al suo interno si trova , anche, la grotta dei cordari, che un tempo i pescatori utilizzavano per intrecciare le funi grazie all’umidità presente all’interno; infine, alle spalle si erge scavato nella pietra il Teatro greco di Siracusa.

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