E’ stato Silvio Orlando a ricevere il premio alla carriera al termine della 11esima edizione del Social World Film Festival, la Mostra Internazionale del Cinema Sociale diretta dal regista e produttore Giuseppe Alessio Nuzzo, che si è svolta dall’11 al 18 luglio nella splendida cornice della città di Vico Equense. Anche la firma del pluripremiato attore napoletano andrà ad arricchire The Wall of Fame collocato in Piazzale Siani.
Silvio Orlando: “Il mestiere dell’attore è il più politico che esista”
Silvio Orlando, impegnato negli ultimi anni nella serie TV “The New Pope” di Paolo Sorrentino e in “Lacci” di Daniele Luchetti, film tratto dall’omonimo libro di Domenico Starnone per il quale l’attore, nel ruolo di Aldo da adulto, ha conquistato la nomination ai David, intervistato da Magazine Pragma, di Starnone ha detto:
“Starnone è un grandissimo intellettuale che ha un senso dell’umorismo straordinario. Seduce con la sua immensa cultura, però, ultimamente, sta attraversando una fase pessimistica. E’ convinto che la letteratura, e in generale l’arte, debbano innescare disagio. Il messaggio lanciato da Starnone potrebbe essere: “Estinguiamoci!”. In “Lacci” che nasce come spettacolo teatrale e poi successivamente arriva in sala, i figli, e quindi le nuove generazioni, sono peggiori dei genitori. Una involuzione tremenda! Una tragedia!”.
“Per stare insieme bisogna parlare poco, l’indispensabile!” – dice Starnone.
- In cosa la vedremo prossimamente?
“Ho finito di girare “AriaFerma” film scritto da Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero e Valia Santella, pellicola che vede un derby Napoli-Caserta. Io e Tony Servillo per la prima volta insieme sul set. Raccontiamo il mondo delle carceri. Raccontiamo una realtà che non è chiara a tutti, quella dell’uomo che non nasce detenuto.”
Ariaferma. Trama: Le vicende di alcuni agenti e pochi detenuti, gli ultimi rimasti di un carcere in dismissione, che aspettano di essere trasferiti. A poco a poco, le regole, scritte e non, sembrano avere sempre meno senso, e quella degli uomini in attesa diventa una nuova, fragile, comunità.
“E poi a novembre uscirà “Il bambino nascosto” di Roberto Ando’. Ancora una volta sarò un professore. Sarò Gabriele Santoro, professore di pianoforte al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Il film è tratto dall‘omonimo libro dello stesso Andò.”
- Qual è la cosa più difficile per un attore?
“Fare l’attore è una grande responsabilità. Significa fare politica. non nel senso di fare campagne elettorali ed essere iscritto ad un partito, ma nel senso di trasmettere, instillare, ispirare qualcosa, far scattare una scintilla.”