La vita spesso regala momenti di piccole gioie inaspettate che poi restano a lungo come bei ricordi, i tesori che ci aiutano ad affrontare i momenti difficili. Napoli – Atalanta è stato uno di questi.La mia compagna ha improvvisamente deciso di andare per la prima volta allo Stadio Maradona, incuriosita dall’entusiasmo smisurato di un amico normalmente molto tranquillo e misurato.
Così, pur avendo difficoltà a comprare i biglietti, quasi subito esauriti, siamo andati in Curva A.
I dintorni dello Stadio, normalmente piuttosto anonimi, si trasformano in un carnevale di colori azzurri ed in una specie di mercato di bibite, panini, maglie e caffè Borghetti (in plastica, si può portare dentro).Una volta entrati stupisce l’animazione, la musica da discoteca anni 90 e lo speaker coinvolgente che da le formazioni delle squadre.
Rosa è dispiaciuta che non ci siamo i tifosi atalantini a sostenere la loro squadra e quando la formazione viene fischiata.
Più tardi nota quando partono i cori Odio Bergamo, poi corretti in Odio l’Atalanta.Il Tifo è di parte, e l’Italia è un paese campanilista, lo sappiamo.
Ma questa è l’unica stonatura.Il resto è una festa continua.
Ci sono bambini, ragazzi di tutte le età e tifosi fedelissimi.La canzone più strana parla del Vesuvio che erutta e di un tifoso che continua a cantare e sostenere il Napoli dall’Aldilà.
Nel secondo tempo, dopo tante occasioni sprecate, il Napoli si scioglie e segna.Osihmen fa una rovesciata spettacolare, ma centrale.
Il Napoli segna di nuovo.Proprio sotto la nostra curva ed i nostri occhi.
A fine partita ormai conosciamo i cori, e cantiamo accompagnando la squadra fuori dal campo: La Capolista se ne Vaaa!
Avevamo cominciato con un caffè e chiudiamo la serata con una pizza.La sintesi perfetta di napoletani felici a Napoli.
Nel volgere di pochi giorni abbiamo poi assistito all’altra faccia del tifo.Quello che usa il Calcio non come un momento sportivo per stare insieme, ma come pretesto per atti vandalici e sfoghi violenti.
Possiamo solo dire che speriamo non si ripeta la violenza immotivata, ma la gioia sportiva.https://youtu.be/vCo5yiDdYv0