Film al cinema Scordato, trama e recensione

Scordato – Orlando (Rocco Papaleo) è un sessantenne accordatore di pianoforti, lavoro che gli causa frequenti mal di schiena. Il suo ridestarsi la mattina precede regolarmente il suono della sveglia e fuma canne per zittire i suoi dolori fisici e dell’anima. Secondo la fisioterapista Olga (Giorgia) soffre di una contrattura emotiva, da guarire con l’ausilio di una sua foto da giovane. È l’inizio di un viaggio nel passato che consentirà ad Orlando di riannodare i fili della sua esistenza e di riconciliarsi con i momenti più bui.

Scordato, recensione

Quarta regia per Rocco Papaleo, che sviluppa una sceneggiatura scritta con Walter Lupo in piena pandemia con poco spazio lasciato all’ironia. Il vero punto di forza è la direzione degli attori, con una Angela Curri che interpreta la sorella di Orlando in un ruolo davvero ben scritto. Ma anche Simone Corbisiero, l’Orlando giovane, è una piacevolissima sorpresa: i confronti con l’Orlando sessantenne valgono da soli il prezzo del biglietto. E che dire dell’esordio cinematografico di Giorgia, se non che la sua energia è magnetica quanto la sua spontaneità?

Il personaggio interpretato da Rocco Papaleo si trascina con avvilimento ed ha un bisogno disperato dell’entusiasmo che Olga punta a riaccendere in lui. È scordato proprio come i pianoforti che mette a posto e per porre rimedio deve tornare alle sue radici e ai rapporti in quella Lauria che è tra l’altro il vero paese natale dell’attore. Battibecca con il sé stesso giovane che tira le somme e lo punzecchia piazzandogli l’evidenza del suo crollo sotto al naso. Prima c’era il canto, lo scrivere poesie e quella voglia di vivere che adesso latita nell’ostinarsi a suonare sempre la stessa nota.

Il Papaleo autore cerca qui con risultati apprezzabili la poesia, la malinconia in maniera sentita anche se l’intreccio non intende sorprendere. La fotografia di Simone D’Onofrio riserva i colori più vivi per le scene ambientate nel passato, rendendoli più smorti nel presente. Centrale anche la colonna sonora di Michele Braga (e non poteva essere altrimenti in un film diretto da Rocco Papaleo), nell’accompagnare il racconto e nel fungere da elemento metaforico: anche nella vita si tratta di trovare la nota giusta. Un road movie lineare, misurato, che cerca di sfuggire sempre la retorica e l’eccesso melodrammatico e che per questo intrattiene lo spettatore in maniera efficace ed onesta.

Dopo la prima in gara all’ultimo Bif&st “Scordato” è sbarcato nelle nostre sale a partire dal 13 aprile 2023.


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