È un lunedi triste, è un perido triste. Purtroppo le persone oltre alla crisi, devono fare i conti con la paura del terrorismo e di un altro probabile conflitto
La Francia piange i suoi figli, la Siria paga colpe con sue. A Benevento gli spettatori presenti hanno ricordato le vittime del massacro di Parigi e poi, per la serie The show must go on, lo spettacolo deve continuare.
François Hollande, sta provando in Francia a far tornare tutto alla normalità e noi nel nostro piccolo, proviamo a regalarci un sorriso, visto che in questi giorni le uniche paure che abbiamo sentito, sono state morte, paura, lacrime.
È accaduto a Benevento dove tifosi e calciatori hanno cambiato le parole, in emozione, tifo, gioia, vincere. Alla fine è stato pareggio ma se siamo riusciuti ad esultare, a gioire, a soffrire, significa che la strada è quella giusta, stiamo tornando alla normalità.
In genere per i nostri editoriali, usiamo sempre una canzone oppure il titolo di un film e visto il triste momento, la colonna sonora che ho pensato per raccontarvi la sfida è ” Il mio nome è mai più”, e se vogliamo tornare a giocare con le parole, così per distrarci e farci una risalta, lo diciamo a Migliorini, mai più una autorete del genere.
Ma partiamo dall’inizio, anzi dall’inizio del secondo tempo, quando il criticato Gomez, si traveste dal Tulipano Van Basten e piazza un goal meraviglioso, che non lascia scampo al povero Gori. Cissè prova a riprenderla, ma un Polito in serata di grazia dice di no e fa la paratissima. Sembra fatta, sembra che il risultato possa essere gestito, ma la sfortuna grazia Auteri e finisce 1-1.
Si, ancora pareggio, come lo scorso campionato, come quella volta ai play-off e le vespe fanno pari nel Sannio, significa che qualcosa di positivo potrebbe succere, quel qualcosa che Mr Z, sta trascinando nella testa dei giocatori e pian piano sta conquistando il cuore di tutti i tifosi