ESCLUSIVA – Andrea Bernini parla a Magazine Pragma

In esclusiva, noi di Magazine Pragma, abbiamo avuto l’opportunità di fare due chiacchiere con Andrea Bernini, ex tra le altre di Sampdoria, Napoli e Perugia. Ecco di seguito riportate le sue parole:

Cominciamo dalla sua esperienza tra le fila del Napoli. Nonostante sia stato una sola stagione, è comunque riuscito a lasciare il segno.

Sì, anche se purtroppo è stato nell’anno peggiore del Napoli, visto che si è trattato dell’anno del fallimento, però penso di essere stato uno dei calciatori che ha dato tutto per la maglia, infatti tutt’ora vengo sempre chiamato e ricordato, e questo mi fa molto piacere.

Anche a Perugia è stato molto apprezzato. Lì era diventato uno degli idoli della tifoseria.

Bè sì, è normale che in tutte le piazza in cui sono stato i tifosi conservino un buon ricordo, perché sono sempre stato un giocatore molto generoso e molto attaccato alla maglia, e questo un tifoso lo riconosce.

Ora che ha cominciato la nuova esperienza da allenatore, può dire se sia più difficile o più semplice che essere giocatore.

E’ senza dubbio più difficile fare l’allenatore. Ti devi calare completamente in un’altra mentalità ed è completamente diverso. Credo che fare l’allenatore con la mentalità di un giocatore sia completamente diverso. A me piace questo nuovo ruolo, ho avuto questa esperienza durata due anni alla Figline e adesso vediamo quello che accadrà.

 

 

Il Napoli ha cambiato allenatore in estate, scegliendo Maurizio Sarri. E’ stata la scelta giusta?

Perfetta. Completamente azzeccata!

I partenopei quindi possono competere anche per lo scudetto.

Mah, io questo non lo voglio dire, anche perché sono allievo di Sarri e quindi per scaramanzia preferisco non dirlo. Diciamo che delle buone possibilità ci sono. Sono molto contento perché il mister ha dimostrato tutto il suo valore, ha fatto sua la squadra, che ora riesce a giocare molto bene. Insieme alla Fiorentina è la squadra che gioca meglio in Italia e questo è per merito dei giocatori, ma anche dell’allenatore. C’è molto entusiasmo e molto attaccamento alla maglia, ed è un onore anche per me, sapere che Maurizio (Sarri ndr.) è riuscito, nonostante un avvio non molto esaltante, a convincere tutti.

La Sampdoria, anch’essa sua ex squadra, ha cambiato allenatore esonerando Zenga ed affidando la panchina a Montella.

La Samp ha preso sicuramente un buonissimo allenatore. Non che Zenga non lo sia, però questo è anche il lavoro degli allenatori: se ci sono risultati va tutto bene, quando invece questi vengono a mancare il primo a pagare è proprio l’allenatore. Ora è stato scelto Montella, che ha una mentalità diversa da Zenga, e adesso vedremo se riuscirà a dare qualcosina in più ai giocatori.

Ringraziamo molto Andrea Bernini per il tempo concessoci per queste parole.

 

Immagine principale tratta da stampatoscana.it

 

 


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