L’Advocacy è uno strumento che può essere utilizzato per influenzare indirizzi politici o l’opinione pubblica attraverso delle vere e proprie campagne di sensibilizzazione come campagne stampa, diffusione di ricerche e sondaggi o recupero e diffusione di documenti che appoggiano l’obiettivo.
Esiste una ONG, Organizzazione non Governativa, che si chiama CBM, ed è la più grande organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella prevenzione e cura delle forme evitabili di cecità e disabilità nei Paesi del Sud del mondo (65 Paesi con 672 progetti), che ogni giorno utilizza lo strumento dell’advocacy per perseguire nobili obiettivi. In Italia l’organizzazione è presente con CBM Italia che è attiva con 70 progetti sul campo in 26 Paesi.
Il lavoro di CBM in Africa, Asia e America Latina, da oltre un secolo (dal 1908) è diretto al raggiungimento di una migliore qualità di vita alle persone con disabilità che vivono nei Paesi più poveri. I dati sono strabilianti. Grazie a CBM, 32 milioni di persone nel mondo hanno avuto il giusto sostegno per le loro problematiche.
C’è duqnue più di un motivo per credere che l’advocacy se utilizzata per le giuste cause sia fondamentale come strumento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di dialogo con le Istituzioni, per far conoscere le tematiche legate alla disabilità e promuovere una società pienamente inclusiva.
Le Buone Cause di CBM
Le “Buone Cause” che persegue CBM sono Disabilità, Emergenza e Salute che sono rispettivamente la quarta, la decima e l’undicesima buona causa in una classifica ideale degli italiani. In tal senso, ad esempio, CBM in Etiopia, sta contribuendo a debellare il tracoma, la principale causa di cecità dovuta a una patologia infettiva: interventi medici, interventi strutturali (pozzi per la fornitura di acqua pulita, protezione delle fonti d’acqua).
CBM e l’advocacy
Gli ambiti di intervento dell’advocacy di CBM sono: salute e riabilitazione, educazione e formazione, emergenza, microcredito. Ecco alcuni dati per i quali CBM ogni giorno agisce:
- 1 persona su 7 nel mondo ha una disabilità (15% della popolazione mondiale)
- Nel mondo 285 milioni di persone hanno una disabilità visiva; di questi, 19 milioni sono bambini sotto i 5 anni
- 12 milioni di bambini hanno difetti refrattivi curabili
- Nel mondo 39 milioni di persone sono cieche; di queste 1,4 milioni sono bambini sotto i 15 anni
- Il 90% delle persone cieche vive nei Paesi in Via di Sviluppo
- L’80% delle cause di cecità si possono prevenire.
In Italia, CBM, opera in due ambiti principali. Presso le istituzioni e gli organismi internazionali, grazie agli uffici di Bruxelles e di New York, per il lavoro con le Nazioni Unite, e attraverso iniziative di sensibilizzazione e informazione nel nostro paese, volte a creare coscienza.
Personalmente, ho contatti con altre ONG , in particolare con la CPS, Comunità Promozione Sviluppo di Castellammare di Stabia, che opera quotidianamente in paesi come Senegal, Congo e Perù al fine di incentivare lo sviluppo delle comunità locali. Il lavoro delle ONG è prezioso per le persone del posto, perchè consente loro di diventare autonomi rispetto alle loro problematiche di crescita, di sviluppo, di auto-sostentamento, di futuro più sicuro.
La conoscenza è alla base di tutto e le ONG hanno il compito, le capacità di diffonderla in ogni strato delle società più deboli di quelle cd.”occidentali”.
A tal proposito, consiglio di leggere la guida di come fare advocacy in Italia (la potete scaricare qui: Libro_Advocacy) e di seguire questa bella e sintetica infografica per capire al meglio i concetti base di CBM Italia e CMB nel mondo.