Presentata il 20 maggio al Nuovo Teatro Sancarluccio la terza edizione di ‘Tutto il mondo è palcoscenico’ la rassegna di teatro di ed intorno al maestro William Shakespeare, una iniziativa di Aries Teatro ed Eventi in collaborazione con il Comune di Napoli Assessorato alla Cultura, Centro Studi Nextra ed i Teatri della Chiaja, direttore artistico Gianmarco Cesario.
La rassegna che rientra nel Maggio d’Arte dei Teatri della Chiaja, propone quattro spettacoli liberamente ispirati alla drammaturgia di William Shakespeare ma si differenziano per la rielaborazione dove è forte l’inserimento nel contesto dei drammi e vicende di una napoletanità che tanto ispira ed ha ispirato grandi autori in primis il maestro Eduardo de Filippo.
Le due novità presenti nella rassegna consistono: il 26 maggio l’incontro al PAN-Palazzo delle Arti Napoli con ‘L’Arte di chiamarsi William’ dove esperti di Teatro, Letteratura, Danza, Cinema e Musica racconteranno quanto l’opera di William Shakespeare abbia influenzato nei secoli le più svariate forme artistiche. Il 28 maggio la Serata d’Onore che concluderà la rassegna, dove circa venti artisti si alterneranno per un tributo al grande artista.
Ad aprire la rassegna il 23 maggio ‘Pacchiello – Venditore ambulante di taralli caldi caldi e guai neri neri’ di Pasquale Ferro, diretto ed interpretato da Roberto Capasso, con la drammaturgia di Roberto Ingenito. Un monologo che parte dalla favola per arrivare alla realtà fatta di usura, dove Pacchiello è un uomo deforme, come Riccardo III, vivendo questa frustrazione attraverso i soldi ed il potere, divenendo usuraio, che distrugge tutto intorno a sé.
Il 24 maggio una anteprima nazionale con ‘Pulchi Shake & Speare’ regia di Anna Leone, di e con Bruno Leone, musiche di Gianluca Fusco. Un omaggio pulcinellesco attraverso i cinque drammi di Shakespeare che qui sono legati da un’unica storia, dove i personaggi prendono il nome dei protagonisti shakespeariani con Pierrot con riferimento ad Amleto, oppure un Totò che diventa Jago.
Il 25 maggio ‘O-Felia’ con Mauro De Simone e regia di Andrea Fiorillo, da un’idea di Andrea Fiorillo e Mauro De Simone liberamente ispirato all’’Amleto’, attualizzando il disagio delle diversità, provando a dare la parola a quella follia che ancora una volta diventa salvifica.
‘Opatapata’ il 27 maggio è una riscrittura de ‘La Tempesta’ un progetto di e con Roberto Azzurro. Già presentata lo scorso anno nella rassegna estiva ‘Classico Contemporaneo’, un monologo napoletano in versi, dove emerge il tema della prevaricazione di un singolo sugli altri. E’ il racconto di tre attori che devono mettere in scena ‘La Tempesta’ cercando di riscriverne il testo, con inserimenti di Leopardi, Eduardo De Filippo. Il funambolico Azzurro interpreta tutti i ruoli, in un tourbillon psicanalitico e psichedelico.
Per informazioni www.nuovoteatrosancarluccio.it