Parma-Napoli è stata la sintesi del Napoli formato avversaria di mezza classifica. Parma-Napoli ci assicura che il Napoli è ancora lontano dalla costanza di rendimento delle due lepri Juve e Roma.
Parma-Napoli, che per molti addetti ai lavori è l’esaltazione del Parma per il gioco espresso, è sinceramente per il sottoscritto l’esempio dell’anti-calcio, con una squadra che prova, in teoria, a fare la partita e con una che si racchiude tutta dietro alla palla e riparte solo se ci sono gli spazi per fare un contropiede stile anni ’60.
In teoria, il Napoli ha provato a fare la partita, perchè in realtà la laentezza del giro-palla era un ottima ninna-nanna per tutti gli spettatori e il Parma “schiacciato” dietro è stata una scelta tattica di Donadoni che ha premiato con i 3 punti. Il gol di Parolo (azione bellissima che solitamente si vede solo in allenamento quando i difendenti sono fermi per far provare gli schemi agli attaccanti) è la prova della poca concentrazione e motivazione, squadra larga e lentissima nel ritrovare le posizioni in campo; il tiro di Parolo, ad onor del vero, è stato molto bello per calcio, forza e piazzamento. Da far vedere, appunto, in allenamento ai più giovani.
Dalle stelle alle stalle in pochi giorni, ma non è solo questione di risultato (che resta fondamentale ovviamente), perchè il gioco espresso con la Juventus è di altissimo profilo tattico, tecnico ed emozionale. esattamente il contrario ieri sera. Ed eppure la Juve ci ha affrontato esattamente come il Prama, tutta dietro alla palla. Dunque, le motivazioni sono da ricercare nelle motivazioni e secondo il sottoscritto nei pochi ricambi a disposizione del tecnico Benitez.
Benitez ha responsabilità secondo chi scrive per la partita di ieri sera solo per il cambio ritardato di Mertens, ma non è un angioletto quando secondo chi scrive ha lanciato l’ennesimo messaggio pratico al proprio presidente: serve gente che sa giocare a palla.
Zapata è volenteroso, ma grezzo, giovane e poco “fortunato” quando l’arbitro anzichè asssegnargli il rigore lo ammonisce per simulazione! Zapata non può sosituire Higuain.
Altro capitolo, purtroppo, Marek Hamsik, che è un campione da ritrovare per il calcio e per il Napoli, e qui Benitez ci dovrebbe spiegare perchè si ostina a farlo giocare vicino alla prima punta e non interno di centrocampo, o comunque un pò più dietro della zona di attacco, dove è sempre stato devastante con suoi inserimenti. Il fatto che Hamsik abbia sempre segnato tanti gol non significa che debba giocare trequartista o seconda punta, ma Benitez avrà le sue valide motivazioni.
Parma-Napoli è stata l’ennesima riprova che bisogna intervenire sul mercato e che bisogna intervenire soprattutto per sostituire, o dare fiato, ad Higuain. Dietro siamo lenti individualmente, almeno uno capace di scattare nei centrali sarebbe doveroso.