In occasione del 63° anno di Chico Forti, mercoledì 8 Febbraio, verrà presentata a Trento la scultura in marmo “Chico Forti sono io” dell’artista Nello Petrucci. L’opera, già presentata nella sua prima versione in cementite lo scorso settembre a Pompei, avrà la sua collocazione definitiva presso Palazzo Benvenuti.
“Chico Forti sono io”, la scultura di Nello Petrucci esposta in maniera permanente a Trento
Un corpo rannicchiato, piegato, incastrato. Sofferenza, umiliazione, ma anche un istinto naturale alla sopravvivenza, alla speranza. Un simbolismo molto forte per raccontare l’annosa vicenda giudiziaria di Chico Forti rinchiuso in un carcere statunitense fin dal 2000.
E’ Il 23 dicembre 2020 – vent’anni dopo l’arresto – quando il governatore della Florida, Ron De Santis, in base alla Convenzione di Strasburgo del 1983, firma un atto per il trasferimento di Chico in Italia. Da allora sono trascorsi altri due anni. A tutt’oggi però Chico resta dietro le sbarre di un carcere statunitense senza alcuna idea del suo domani.
E’ per questo motivo, per dar forza e voce alla causa del rimpatrio di Chico Forti, che Petrucci insieme alla Robot City, art-engineering company leader, all’imprenditore Gualtiero Vannelli (fondatore di Civita di Marmo) e alla famiglia del tenore Andrea Bocelli e Veronica Berti, attivi sostenitori della causa di Chico Forti, con il supporto di Contemply Art & Investment, ha realizzato la monumentale opera che potrà essere ammirata a Trento presso Palazzo Benvenuti a partire dall’8 Febbraio (ingresso gratuito).
Chico Forti: “Sognare è come respirare, non ne posso fare a meno”
“In una delle sue lettere Chico mi ha mandato una sua poesia – ha detto Petrucci – con un incipit ispirato alla Libertà: “Sognare è come respirare, non ne posso fare a meno”. Un verso come un colpo di cannone in direzione delle nostre coscienze. Anni fa, in India, entrai nella casa di Gandhi. Di quel viaggio conservo un pensiero che non mi ha mai lasciato: “Finchè porterai un sogno nel cuore, non perderai mai il senso della vita”. E tra i grandi sogni dell’uomo non può mai mancare la Libertà. “Chico sono io” è il mio semplice contributo per alimentare e difendere la Libertà.”
Non è la prima volta che Nello Petrucci si espone per Forti. Già lo scorso anno aveva creato a Miami il murale “Attesa”.
BIO NELLO PETRUCCI
Nello Petrucci (1981) è un artista e un film maker originario di Pompei. Vive tra Pompei e New York. Si è distinto per il suo stile che combina l’utilizzo di manifesti strappati, collage, e l’utilizzo del halftone per creare immagini potenti e narrative sui muri delle città. Queste opere sono spesso composte da molte immagini piccole e dettagliate, combinate insieme per creare un’immagine più grande e complessa.
Ha iniziato la sua carriera come film maker. Ha studiato cinematografia a Roma, alla N.U.C.T. e poi si laureato all’Accademia di Belle Arti di Napoli in Scenografia. Ha lavorato con diversi registi del cinema come: Martin Scorsese, Ari Taub, Manetti Bros, Antonio Capuano. Successivamente ha iniziato il suo percorso artistico e da allora le sue opere sono esposte in diversi paesi nel mondo.
Il suo lavoro è stato acclamato per la capacità di creare immagini coinvolgenti e ispirare riflessioni su questioni sociali e politiche. Con il suo lavoro “The essence of lightness” è l’unico artista italiano ad esporre nel World Trade Center di New York nel progetto della Silverstein foundation. Attraverso l’utilizzo di immagini e simboli, l’artista esprime le proprie opinioni e preoccupazioni su questioni come la giustizia sociale, l’uguaglianza, la diversità, la sostenibilità ambientale, l’immigrazione ecc. Il suo pensiero artistico rivolto ai temi sociali lo ha reso una figura di rilievo nella scena artistica contemporanea, e il suo lavoro continua a ispirare e coinvolgere il pubblico in tutto il mondo. E’ anche il direttore artistico del Pompei Street Festival.