Dopo il grande successo a Palazzo Contarini del Bovolo, Venezia, la mostra personale dell’artista pompeiano NELLO PETRUCCI fa tappa a Desio presso la sede del Museo Scalvini, nella suggestiva cornice di Villa Tittoni, “villa di delizia” della Brianza diventata recentemente oggetto di una grande visibilità internazionale per aver ospitato il video del nuovo singolo dei Måneskin.Opening oggi sabato 4 marzo 2023 dalle ore 17, l’esposizione, a cura di Chiara Canali e con testo critico di Luca Beatrice, promossa da Contemply Art & Investiment, sarà visitabile fino 26 marzo 2023.
Al Museo Scalvini Petrucci, street artist, pittore, video e filmmaker presenta una selezione di opere pittoriche a collage e décollages che mostrano una sovrapposizione e stratificazione di frammenti di affiches e brandelli di locandine ritrovate per strada, oltre che di pubblicità, poster, manifesti e altri segni della comunicazione di massa.Questo sfondo vivace ed elettrizzante, quanto le luci e le insegne della città di New York che ha scelto quale sua seconda città elettiva, costituisce il background sul quale si susseguono le opere dedicate ai profili dello Star System: attori (da Marcello Mastroianni a Raffaele Viviani), registi (da Sergio Leone a Francis Ford Coppola), musicisti (Tom Waits) attraverso cui Nello ci racconta la sua fascinazione verso le locandine cinematografiche e la sua seduzione nei confronti del mondo della celluloide.
Al tempo stesso i collage e décollages pittorici sono espedienti espressivi per giustapporre il repertorio della classicità al bombardamento visivo dell’attualità: sono i volti in pietra e in bronzo ritrovati a Pompei ed Ercolano o rinvenuti nei musei di archeologia di tutto il mondo, vestigia di un passato lontano nel tempo ma ancora presente e vivo.
Scrive Luca Beatrice nel catalogo edito da Silvana Editoriale: “In verità mi piace pensare che i Profili di Nello che costituiscono il nucleo centrale di questa mostra siano la continuazione attuale di quel pantheon di celebrità inscenato da Warhol negli anni pop e passato al setaccio della Street Art il cui sfondo è sempre un muro cittadino sbrecciato, ricoperto di manifesti a pezzi e brandelli.Petrucci li mette in fila: alcuni provengono dal mondo dell’antichità, che in fondo rappresenta il pop alle sue inconsapevoli origini, fatto che ci distingue dalle altre civiltà visive, in particolare dall’America”.
Continua Chiara Canali, “Sia per la i profili recuperati dalla classicità che per i soggetti provenienti dal cinema, Nello Petrucci ha volutamente individuato e scelto la tecnica dell’halftone proprio per questa sua caratteristica di essere a ‘bassa definizione’, opaca, discontinua, composta da unità discrete, tra le quali sono visibili degli interstizi, degli spazi vuoti, perché fornendo poche informazioni visive all’osservatore, gli richiede un maggior coinvolgimento, una maggior partecipazione per completare ciò che è soltanto suggerito dalla maglia a mosaico dei puntini”.
Questo procedimento dell’halftone viene estremizzato nelle azioni di Street Art ideate da Petrucci per il contesto urbano e realizzate in forma estemporanea in diverse città italiane e del mondo, qui riproposti in forma espositiva come stampe Giclèe su carta Fine Art.
E’ il caso del murales di denuncia, realizzato a Miami durante Art Basel, a favore Chico Forti, l’italiano da vent’anni incarcerato ingiustamente negli Stati Uniti e che da tempo sarebbe dovuto tornare in Italia.Oppure nell’intervento dedicato al boom degli NFT (Bit Vs NFT), realizzato a Venezia nel 2021, in cui Petrucci paragona il nuovo mercato della blokchain a un Far West in cui due pistoleri si affrontano faccia a faccia per accaparrarsi i reciproci bottini di crypto valuta.
Numerosi i lavori di accusa e polemica nei confronti delle atrocità della guerra e dell’assurdità dei regimi totalitari (Love Park, Tank Washing, Deliveries, Fight), dal dramma delle madri afghane che lanciano i figli ai militari britannici oltre il filo spinato, all’incongruenza di un soldato ucraino che fa sfoggio di un fucile davanti a una ragazza sdraiata in un parco.
“Un’avventura, quella con Petrucci, iniziata ormai diversi anni fa, che ci ha portato reciprocamente a crescere e migliorare costantemente.
Partendo da una base di duro lavoro e saldi valori siamo riusciti a raggiungere grandi obiettivi, primo tra tutti The essence of lightness, il murale permanente presso 3 World Trade Center a New York, di 15×3,5 m, realizzato nell’ambito del progetto Masterpiece in the sky promosso dal magnate Larry Silverstein.Questo è stato solo il trampolino di lancio per innumerevoli altri successi, tra cui la mostra Over the Sky presso l’ambasciata americana di Roma e Pompei e i misteri dell’eterna bellezza, personale all’interno della Casa del Criptoportico, Parco Archeologico di Pompei e ancora le varie installazioni site- specific come la spettacolare scultura intitolata Trame che è entrata a far parte della prestigiosa collezione permanente di Thetis Spa e ancora Margine, posizionata nello scenario di Torre Fossa lo Papa”, dichiara Giovanni Boccia, CEO Contemply Art & Investment.
La mostra è accompagnata da un catalogo di 144 pagine e 100 immagini a colori, edito nel 2022 da Silvana Editoriale, con testi di Luca Beatrice, Giovanni Boccia, Chiara Canali, Luigi Giordano.