Ciò che non avrei mai voluto scrivere. Andrea Spinelli, il viandante che da dieci anni lottava contro un tumore al pancreas, non ce l’ha fatta. É morto questa mattina all’Hospice del Cro di Aviano (Pordenone) dove da tempo era ricoverato.
Negli ultimi tempi Andrea era molto sofferente. “La bestia” come lui chiamava il suo tumore al pancreas non operabile, non gli dava tregua e, alla fine ha vinto, lo ha strappato alla vita.
“Nell’ottobre del 2013 mi avevano dato venti giorni di vita” – aveva ripetuto più volte. Per questo Andrea aveva deciso di godersi appieno ogni istante dei giorni che gli restavano. Aveva iniziato a camminare vagando senza alcun programma. Un giorno dopo l’altro, un piede dietro l’altro, un anno dopo l’altro. I 20 giorni di vita erano diventati anni, 10 anni di vita, 10 anni di cammini.
“Ho percorso 18mila chilometri, trenta milioni abbondanti di passi e sono vivo. Sono un caso clinico unico al mondo”, raccontava nel 2020.
Andrea Spinelli, a spasso con il cancro
Spino in cammino con Tano il Gabbiano
Adenocarcinoma alla testa del pancreas. Era questo il compagno di viaggio di Andrea, un tumore inoperabile, un inseparabile compagno di viaggio che Andrea portava a spasso con sé.
Aveva anche venduto l’appartamento e aveva acquistato un camper che aveva battezzato “Tano il Gabbiano”.
Tano il Gabbiano é stato il suo nido negli ultimi anni. É lì che ha vissuto con sua moglie Sally che lo ha assistito fino all’ultimo istante.
“Scoprire la malattia mi ha paradossalmente permesso di capire quali fossero i veri valori dell’esistenza e mi sono goduto ogni attimo residuo”.
“Desidero tornare a Santiago”
Ho avuto il privilegio di conoscere Andrea, con il quale ho discusso delle emozioni che si provano percorrendo il mondo a piedi. Gli avevo chiesto del suo prossimo viaggio
– “Il mio prossimo cammino è già iniziato e in fin dei conti pur sempre continua; sono risalito sul monte Santo di Lussari nel tarvisiano ed ho intrapreso un percorso non itinerante, ma che mi piace considerare verso l’uomo, un punto di arrivo per poi sperare di continuare… posso sussurrartelo, desidero tornare a Santiago”
La storia di Andrea Spinelli la trovate nei suoi libri come “Se cammino vivo”, edito da Ediciclo Editore.