“Sono felice di annunciare che, dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti, è stata appena firmata l’autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti. Un risultato frutto dell’impegno diplomatico di questo governo, della collaborazione con il governo dello Stato della Florida e con il governo federale degli Stati Uniti che ringrazio.E’ un giorno di gioia per Chico, per la sua famiglia e per tutti noi.
Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto.E ora aspettiamo in Italia Chico” – così la premier Giorgia Meloni, in un video pubblicato su Instagram.
Una vicenda, quella di Chico Forti, per la quale, negli anni, si sono prodigati vari governi e diversi personaggi pubblici affinchè Forti, accusato di omicidio e condannato all’ergastolo, tornasse in Italia.
Tra essi il tenore Andrea Bocelli e l’artista Nello Petrucci che della causa di rimpatrio di Forti ha realizzato diverse opere.
Chi è Chico Forti
Enrico Forti, detto Chico, nasce a Trento nel 1959.Con una somma vinta in un programma televisivo condotto da Mike Bongiorno, si trasferisce negli Stati Uniti dove si sposa e diventa padre di tre figli.
Amante degli sporti estremi e capo-editore di Windsurf Italia, la vita di Forti subisce una svolta drammatica nel 1998 quando viene arrestato per l’omicidio di Dale Pike, figlio di Anthony Pike, dal quale stava acquistando il Pikes Hotel.Nonostante Forti si sia dichiarato sempre innocente e nonostante prove circostanziali e testimonianze contrastanti, Forti viene condannato all’ergastolo senza la condizionale.
Il caso di Forti negli anni ha mobilitato l’opinione pubblica e i media.In virtù della Convenzione di Strasburgo del 1983, ai condannati all’estero è permesso di espiare la pena nel proprio paese natale, ma per Forti questa possibilità sembrava non arrivare mai.
La risoluzione del caso ha richiesto una mediazione molto complessa conclusasi solo ora con l’annuncio del ritorno di Forti in Italia.