Contro il sessismo dei cavi jack: discriminatorio chiamarli “maschio” e “femmina”


Rivoluzione di genere anche nei nomi degli oggetti. Può sembrare strano, e forse effettivamente lo è, ma agli oggetti sono stati colpiti dal politicamente corretto dilagante. È il turno dei cavi audio, che presto non saranno più “maschio” (jack che dà input di segnale) e “femmina” (jack che riceve il segnale). Come reso noto da un comunicato della PAMA (Professional Audio Manufacturers Alliance) collettivo americano di produttori di materiali audio, è scorretto chiamare i jack audio con le due terminologie.

I nomi jack maschio e jack femmina denotano una mancanza di rispetto nei confronti del genere, e definiti “scoraggianti rispetto allo spirito di inclusione”. Altra nomenclatura da abolire, sempre secondo il comunicato diramato dalla PAMA, è master e slave, nel sistema di architettura informatica, perché reputati termini offensivi. Il lungo comunicato della PAMA è disponibile sulla loro pagina ufficiale.

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