Dopo tre lunghissimi anni di stop, la Funivia del Faito rivede la luce e ricollega in 8 minuti la città di Castellammare di Stabia al Monte Faito.
Presente il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca all’evento inaugurale della nuova “panarella” come viene chiamata in dialetto. Quota Mille metri di tragitto sospesi nell’aria e tutti d’un fiato, con il panorama mozzafiato del bellissimo golfo di Napoli, con il Vesuvio che padroneggia sullo sfondo.
La ripresa delle attività della funivia è un crocevia importante per l’economia del Monte Faito, sino al 3 maggio 2016 raggiungibile solo per terra e solo dal versante di Vico Equense. Sì, perchè per completare l’opera manca il recupero della strada che collega Castellammare al Faito, oramai abbandonata a se stessa da oltre due decenni. L’opera di recupero del polmone verde del Monte Faito e della sua economia avrebbe così un’ulteriore slancio e spinta.
Gli operatori del settore turistico-ricettivo del territorio sorridono per l’intesa ritrovata e per il piano di rilancio della servizio di funivia e poco importa se tutto ciò arriva in piena campagna elettorale della città di Castellammare di Stabia. Il cittadino stabiese non è stupido, ma è terribilmente romantico e pragmatico. La soddisfazione di alzare gli occhi e vedere la “panarella” a lavoro è per gli stabiesi il ritrovamento di un qualcosa ingiustamente perso. Adesso, la speranza è di veder rifiorire le attività che vivono sul Monte Faito.
E’ ancora poco, ma è qualcosa di importante per Castellammare: almeno per andare a fare una passeggiata sul monte cittadino per gli stabiesi e paesi limitrofi ci vorranno solo 8 minuti e non, minimo, un’ora d’auto, salvo traffico.