Giallo: Cosa ha spinto Francesco Lo Coco, luminare dell’ematologia, a togliersi la vita?


Era al ristorante con la famiglia, è uscito fuori e si è lanciato nel vuoto

Francesco Lo Coco, 63 anni, ematologo di fama internazionale, ordinario a Tor Vergata si è tolto la vita lasciando increduli parenti ed amici.

Il luminare dell’ematologia stava festeggiando il compleanno del figlio della sua compagna nel ristorante di fronte il Foro Italico.

Si è alzato dicendo di dover andare in bagno.

E invece…

Il Prof.Lo Loco si è arrampicato sulla balaustra del Ponte della Musica al Flaminio e si lanciato nel vuoto, schiantandosi sul marciapiede.

Perchè? Continuano a chiedersi in tanti

Aveva un’agenda piena di appuntamenti fino al 2020; si era appena candidato per una cattedra all’Umberto I; progettava di fare un viaggio alle Canarie con la famiglia:

Che cosa turbava tanto il Prof.Lo Coco da spingerlo a compiere un gesto così estremo?

Oggi verrà effettuato l’esame autoptico, ma già dai primi esami effettuati, i colleghi hanno escluso la possibilità di una malattia grave tenuta nascosta che avrebbe dato un senso a un quel gesto estremo.

Chi era Francesco Lo Coco?

Ricercatore e coordinatore dell’attività di un laboratorio nell’ateneo Tor Vergata e di un altro nella fondazione Santa Lucia.

Presidente della Società Italiana di Citometria clinica, autore di 234 articoli scientifici, apprezzato a livello internazionale.

A Stoccolma, l’anno scorso, era stato insignito del Josè Carreras Award, il più prestigioso riconoscimento in Ematologia, per il risultati ottenuti nel trattamento della leucemia acuta promielocitica

Lo Coco aveva studiato a fondo la possibilità di prevedere le recidive delle leucemie per prevenirle e stabilire, in base alle caratteristiche molecolari delle cellule tumorali, la terapia di contrasto più efficace.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli aveva assegnato il premio Airc-Firc, Guido Venosta.

Il cordoglio della comunità scientifica

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