Bruxelles e Pechino valutano l’introduzione di prezzi minimi per le auto elettriche cinesi, mentre la Cina risponde ai dazi statunitensi con tariffe fino al 125%. L’Unione Europea e la Cina hanno avviato negoziati per sostituire i dazi imposti da Bruxelles sulle auto elettriche cinesi con un sistema di prezzi minimi. Questa mossa mira a mitigare le tensioni commerciali e a garantire una concorrenza leale nel mercato europeo dei veicoli elettrici.
Verso un accordo sui prezzi minimi
I colloqui tra il Europa e Cina si concentrano sull’adozione di “price undertakings”, ovvero impegni da parte dei produttori cinesi a rispettare un prezzo minimo per le esportazioni di auto elettriche verso l’UE. Questo approccio potrebbe sostituire i dazi fino al 45,3% imposti lo scorso ottobre, oltre al dazio standard del 10%.
Tuttavia, l’applicazione di tali accordi a prodotti complessi come le automobili rappresenta una sfida, poiché precedenti accordi simili erano limitati a merci omogenee. La Commissione Europea sottolinea la necessità che eventuali prezzi minimi siano efficaci e applicabili, per evitare pratiche di dumping e garantire condizioni di mercato eque.
La risposta della Cina agli Stati Uniti
Parallelamente, la Cina ha annunciato un aumento dei dazi sui prodotti statunitensi dall’84% al 125%, in risposta all’innalzamento delle tariffe da parte dell’amministrazione Trump al 145% sulle importazioni cinesi. Pechino ha dichiarato che, a questi livelli, le merci americane non sono più competitive nel mercato cinese e ha avvertito che ignorerà ulteriori aumenti tariffari da parte degli Stati Uniti.
Il presidente cinese Xi Jinping ha esortato l’Unione Europea a collaborare per contrastare le misure unilaterali degli Stati Uniti, affermando che “la Cina e l’UE devono assumersi le proprie responsabilità internazionali, proteggere congiuntamente la globalizzazione economica e resistere a qualsiasi coercizione unilaterale”.
Implicazioni per l’industria automobilistica europea
L’industria automobilistica europea, in particolare quella tedesca, osserva con attenzione l’evolversi della situazione. Le case automobilistiche tedesche, che realizzano una parte significativa delle loro vendite in Cina, hanno espresso preoccupazione per l’escalation delle tensioni commerciali e hanno accolto favorevolmente i negoziati tra UE e Cina, auspicando soluzioni che evitino ulteriori barriere commerciali. L’esito dei negoziati tra UE e Cina potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro del commercio internazionale e sulla stabilità del mercato globale dei veicoli elettriche.