Pisa, la condanna di Mattarella e le lacrime di Vecchioni

Mattarella sui fatti accaduti a Pisa: “L’uso di manganelli contro i giovani rappresenta un insuccesso”

In merito a quanto accaduto a Pisa, dove la polizia ha fatto uso di manganelli contro gli studenti manifestanti a favore della Palestina, il Presidente Mattarella ha chiesto spiegazioni al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ribadendo che “l’autorità delle forze dell’ordine risiede nella loro capacità di mantenere l’ordine pubblico proteggendo al contempo i diritti civili”.

L’uso di manganelli contro i giovani rappresenta un insuccesso” si legge nel comunicato del Quirinale in netta disapprovazione degli avvenimenti. Il ministro Piantedosi sposando pienamente le parole del Capo dello Stato ha fatto sapere che ci sarà una “verifica” sulla manifestazione e l’operato degli agenti.

“Ho chiesto di avere una dettagliata relazione sullo svolgimento degli eventi e su quale attività di mediazione sia stata sviluppata per prevenire quegli incidenti che non fanno bene né ai manifestanti né agli operatori che erano sul campo. E nemmeno a tutti noi” – ha detto il ministro Piantedosi in un’intervista del Corriere della Sera.

Pisa

Roberto Vecchioni sui fatti accaduti a Pisa: “Non sono cose da vedere queste. Anzi si devono vedere, ma non sono cose che possono succedere. Non devono succedere, noi non siamo così.”

Anche Roberto Vecchioni, ospite del format “In altre parole” di La7 ha commentato quanto accaduto a Pisa. Visibilmente commosso fino alle lacrime, il cantautore e docente ha espresso profondo dissenso per gli eventi, manifestando la sua delusione in diretta per le scene che hanno suscitato vasta indignazione negli ultimi giorni.
Vecchioni, dopo le immagini mandate in onda da Gramellini, in lacrime ha detto: “Non sono cose da vedere queste. Anzi si devono vedere, ma non sono cose che possono succedere. Non devono succedere, noi non siamo così.”

 

 


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