Gli operatori edili dicono basta, alle condizioni di lavoro a cui devono adeguarsi rischiando la vita.A denunciare questa condizione una sagoma tracciata sul lenzuolo e caschi insanguinati.
Basta morti sul lavoro, lo sciopero del settore edile
Negli ultimi giorni si sono susseguite notizie che informavano in merito ad alcune vittime morte mentre lavoravano.
Come Alessandro Panariello, un giovanissimo operaio di 21 anni che ha perso la vita mentre lavorava.Più volte aveva chiesto di essere messo in regola, ritenendo opportuno anche lasciare il lavoro poiché non si sentiva al sicuro.
O come ancora la vittima di Giugliano in Campania, Antonio Russo che era prossimo al pensionamento, invece è stato strappato alla sua famiglia probabilmente a causa di un guasto all’interno del cantiere della metropolitana di Napoli in zona Capodichino.
La manifestazione di questa mattina davanti alla Prefettura insieme allo sciopero proclamato da Feneal Uil, Filca Cisl e Fila Cgil di Napoli ha voluto denunciare le morti sul lavoro a cui non si può sottostare, sostenendo l’importanza del tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.Il prossimo 29 maggio è stato convocato in Prefettura il vertice richiesto dal sindacato partecipando, il comune di Napoli, la Regione Campania e gli organi di vigilanza.