Torino: arrestato 23enne italo-marocchino per propaganda Isis
È avvenuta questa mattina, l’arresto di un italo-marocchino da parte della polizia locale di Torino con l’accusa di “partecipazione all’associazione terroristica dello Stato Islamico”. Si tratta di Elmahdi Halili, 23enne autore del primo testo di propaganda dell’Isis in italiano. Le manette sono scattate alla fine di un’indagine dell’Antiterrorismo in collaborazione con la procura di Torino e il supporto del Servizio per il Contrasto dell´Estremismo e del Terrorismo Esterno dell´UCIGOS.
Nei confronti di Elmahdi Halili, la procura di Torino ha portato all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere e a 13 perquisizioni domiciliari e personali nei confronti di appartenenti agli ambienti dell’estremismo islamico stanziati nel Nord Italia. Nell’inchiesta sono coinvolti anche alcuni italiani convertiti all’islamismo oltre a stranieri. L’accusa ipotizzata nei loro confronti è di aver svolto una campagna di radicalizzazione e proselitismo sul web.
L’indagine è partita alla fine del 2015, quando Halili ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per aver redatto e pubblicato sul web di una serie di documenti che esaltavano lo Stato Islamico. Le verifiche successive hanno consentito agli uomini dell’antiterrorismo di accertare che il giovane, proprio dopo aver subito la condanna, ha accelerato il suo percorso di radicalizzazione, intensificando l’attività di proselitismo ed indottrinamento.
Foggia: arrestato uomo che indottrinava bambini all’Isis
Un altro caso di terrorismo a Foggia. Arrestato, ieri in tarda serata, Abdel Rahan Bdel Mohy Eldin Mostafa Omer, italo-egiziano di 58 anni. L’uomo teneva lezioni di religioni nel centro culturale “Al Dawa” nel foggiano spingendo i bambini a convertirsi all’Isis.“Vi invito a combattere i miscredenti, con le vostre spade tagliate le loro teste, con le vostre cinture esplosive fate saltare in aria le loro teste. Occorre rompere i crani dei miscredenti e bere il loro sangue per ottenere la vittoria”, diceva ai suoi alunni.
La procura ha recuperato materiali e documenti nei quali voleva comunicare il concetto di guerra santa, spiegando loro che l’unico modo per ottenere il Paradiso era la morte in battaglia. Per alcuni mesi quelle lezioni sono state intercettate.Si è arrivato all’arresto grazie alla segnalazione di operazioni sospette compiute dall’uomo e da sua moglie, di 79 anni, che hanno evidenziato una disponibilità economica dei due sproporzionata rispetto ai redditi dichiarati, nel periodo che va dal 2011 al 2017.
L’ipotesi degli investigatori è che l’Imam possa essersi procurato le disponibilità attraverso la cosiddetta zakat, una sorta di raccolta fondi, che l’egiziano faceva tra i soggetti di fede islamica che frequentavano il centro culturale Al Dawa. Sequestrati anche beni finanziari per un valore di 370mila euro e la moschea per ulteriori verifiche.
Roma: aumentata la sicurezza anti-terrorismo per Pasqua
Dalle 19 di giovedì 29 marzo e fino alle 24 di lunedì 2 aprile scatterà la”green zone” a Roma che include il centro storico, compresi Colosseo e Vaticano, in cui per quattro giorni non si potrà manifestare e non sarà ammessa la circolazione dei mezzi pesanti. La Digos ha aperto un focus informativo dedicato, in collaborazione con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e i servizi di sicurezza.
Oltre a Polizia e Carabinieri, affiancate dai militari dell’Esercito, che saranno posizionate nel centro storico e nelle zone ritenute sensibili, scenderanno in campo i poliziotti a cavallo nelle aree verdi e gli uomini in borghese in giro per la città, mentre nelle ore precedenti al primo aprile verrà effettuata un’attenta bonifica.
Rientrato, invece l’allarme terrorismo che nel fine settimana era scattato a Roma per un presunto attentatore tunisino segnalato da una lettera anonima arrivata all’ambasciata italiana a Tunisi: il 41enne si trova in Tunisia, dove lavora, e dagli accertamenti è emerso che “non è ritenuto un pericolo concreto e attuale”.