19 Giugno: Un Giorno Indimenticabile: Castellammare impazzisce per il Ritorno della Juve Stabia in Serie B
Erano da poco passate le 18:00 quando un boato, un’esplosione di gioia incontenibile, si propagò per le strade di Castellammare di Stabia. Quel 19 giugno 2011 non era un giorno qualunque; era il giorno in cui, dopo quasi mezzo secolo di attesa, le amate “Vespe” tornavano in Serie B. Un sogno che sembrava svanito nel tempo si era finalmente concretizzato, scatenando un’onda emotiva senza precedenti in città.
Le lacrime scorrevano a fiumi, ma erano lacrime di pura felicità. Uomini, donne, bambini, anziani: nessuno riusciva a trattenere l’emozione. Le strade si trasformarono in un fiume in piena di tifosi, tutti vestiti di gialloblù, con bandiere sventolanti che dipingevano il cielo di festa. L’aria risuonava di cori, di clacson, di urla liberatorie.
Era un tripudio di corpi che si abbracciavano, di volti bagnati dalle lacrime e dall’acqua, un’immagine iconica di quella giornata. Bottiglie di champagne stappate a profusione, il suono dei tappi che schizzavano via, mescolandosi alle risate e ai canti, proseguirono fino a tarda notte. Ogni angolo della città era illuminato dalla luce delle celebrazioni, ogni vicolo risuonava della passione gialloblù.Il culmine dei festeggiamenti si ebbe allo stadio Romeo Menti, il tempio delle “Vespe”. Qui, la folla si riversò in un abbraccio collettivo con i propri eroi. I giocatori, visibilmente commossi, vennero portati in trionfo. Fu un momento di comunione profonda tra squadra e tifosi, un patto suggellato da lacrime e sorrisi, dalla consapevolezza di aver scritto insieme una pagina di storia. Quel ritorno in Serie B non era solo un successo sportivo, ma la rivincita di un’intera comunità che aveva creduto, sofferto e finalmente gioito insieme.
