Bologna-Sampdoria 3-1. Rossoblù cinici, blucerchiati spreconi e distratti

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Sampdoria ancora k.o. al “Dall’Ara” di Bologna. Uno degli stadi tabù per i blucerchiati che non vincono nel capoluogo emiliano da ben 18 anni. La partita di oggi ha visto una Sampdoria propositiva che ha chiuso il Bologna nella propria metà campo per gran parte dell’incontro, ma che non ha saputo sfruttare le diverse palle-gol create. Di contro, il Bologna ha saputo essere cinico, riuscendo a capitalizzare in pratica tutte le azioni costruite, di rimessa, nel corso della partita perforando soprattutto centralmente la difesa doriana che ha sofferto, come spesso le succede, di ricorrenti amnesie.

Primo tempo

Ranieri manda in campo Damsgaard  alle spalle di Quagliarella, lasciando Balde in panchina. Mihajlovic rinuncia a Orsolini per Skov Olsen e schiera Barrow nel tridente offensivo, alle spalle dell’unica punta Palacio. L’inizio doriano è veemente con una gran botta di Quagliarella respinta da Danilo (1′). Poco dopo, Thorsby approfitta di un errore di Schouten e calcia di destro superando Skorupski, ma colpisce il palo (4′). Non è un fuoco di paglia perché i blucerchiati si piazzano stabilmente nella metà campo rossoblu e provano a fare la partita. Il Bologna è costretto a giocare di rimessa. La circolazione di palla della Sampdoria è rapida e Damsgaard è, come sempre, fra i più attivi tanto che al 19′ impegna severamente Skorupski, costretto a salvarsi in angolo. Spingono bene i blucerchiati anche da destra, con Bereszynski e Candreva; quest’ultimo prova anche a svariare a tutto campo. Un’altra Sampdoria rispetto alle ultime partite a cui manca solo il gol. Quest’ultimo in effetti arriva ma lo segna il Bologna: un fallo laterale innesca un’azione sulla fascia di Palacio che va via a tre blucerchiati e crossa in mezzo dove Bereszynski è fuori tempo e Barrow può girare di testa di precisione, superando Audero (28′).

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La reazione è immediata anche perché per i blucerchiati si tratta di continuare a giocare come stavano facendo dall’inizio, e infatti il pari arriva grazie a una zampata di Quagliarella che sfrutta un preciso cross di Augello e batte Skorupski, anticipando Danilo (37′). Ma il pari dura poco perché il Bologna quando recupera palla, riparte e prende in velocità il Doria. E così, dopo 4 minuti, Barrow a centrocampo vince un rimpallo, si invola verso la porta avversaria e serve un pallone d’oro a Svanberg che trafigge Audero in uscita (41′). Due azioni e due gol per la squadra di casa.

Secondo tempo

Si riparte come nel primo tempo: la Sampdoria torna subito a farsi minacciosa, prima con Quagliarella che calcia fuori di pochissimo dopo un errore di Tomiyasu (5′) e poi con una violenta conclusione da fuori di Damsgaard anch’essa fuori di poco (8′). Data la notevole spinta offensiva forse Ranieri potrebbe affiancare a Quagliarella una seconda punta e togliere Jankto, l’unico sottotono nella fase offensiva della Sampdoria. Non succede nulla invece e si continua a sprecare e a rischiare con le ripartenze bolognesi. I locali, infatti, vanno vicinissimi al terzo gol con un’altra azione di rimessa quasi fotocopia di quella che ha portato al secondo: Audero deve respingere prima su Palacio e, subito dopo, su Skov Olsen (16′).

I primi cambi arrivano al 24′: dentro Gabbiadini e Ramirez per Damsgaard e Jankto. Cambia anche Mihajlovic che toglie Palacio e Schouten per Sansone e Dominguez. Subito dopo il Bologna triplica con un’altra azione simile alle precedenti: Svanberg parte palla al piede e serve in profondità Soriano in mezzo a due difensori blucerchiati; il centrocampista beffa Audero con un tocco di precisione (25′). Difesa doriana perforata con troppa facilità. Giunge quindi il momento di Leris, al posto di Ferrari, con Bereszynski spostato in mezzo (27′). Il francese spinge sulla fascia facendo quello che può, ma combinando poco. Il Bologna sfiora anche il quarto gol con un’altra azione di rimessa: Bereszynski salva di sedere (letteralmente) sulla linea la conclusione di Svanberg (30′). Il quarto gol poi arriva, neanche a dirlo, con l’ennesima azione di rimessa che vede Sansone involarsi e battere Audero ma c’è un fuorigioco millimetrico e la rete è annullata (31′).  La Sampdoria continua a spingere anche se ormai lascia dietro delle praterie, ma non ci sono alternative. Un’azione insistita porta Gabbiadini alla conclusione in area: su di lui si “arrangiano” in qualche modo Skorupski e Soumaoro e qualche dubbio rimane. La partita termina con un’altra conclusione di Sansone respinta con i pugni da Audero (47′).

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Il tabellino: Bologna-Sampdoria 3-1

Reti: p.t. 28′ Barrow, 37′ Quagliarella, 42′ Svanberg; s.t. 25′ Soriano.
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu (45′ s.t. De Silvestri), Danilo, Soumaoro, Dijks; Schouten (24′ s.t. Dominguez), Svanberg (39′ s.t. Poli); Skov Olsen (39′ s.t. Orsolini), Soriano, Barrow; Palacio (24′ s.t. Sansone).
A disposizione: Da Costa, Hickey, Mbaye, Medel, Balldurson, Antov, Vignato.
Allenatore: Mihajlovic.
Sampdoria (4-1-4-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Ferrari (27′ s.t. Léris), Augello; Ekdal; Candreva, Thorsby, Jankto (24′ s.t. Gabbiadini), Damsgaard (24′ s.t. Ramírez); Quagliarella.
A disposizione: Ravaglia, Avogadri, Silva, Verre, Balde, Askildsen, Regini, La Gumina, Tonelli.
Allenatore: Ranieri.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Assistenti: Bresmes di Bergamo e Miele di Torino.
Quarto ufficiale: Mariani di Aprilia.
VAR: Banti di Livorno.
AVAR: Meli di Parma.
Note: ammoniti al 32′ p.t. Palacio per comportamento non regolamentare, all’11’ s.t. Ferrari, al 34′ s.t. Skov Olsen, al 40′ s.t. Ramírez per gioco scorretto; recupero 0′ p.t. e 4′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.

(dati tabellino tratti da www.sampdoria.it)

 

 

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